MARLON  "Musings from the rearview"
   (2019 )

Onesto e ruspante, “Musings From The Rearview” vede il debutto del quartetto milanese Marlon con la produzione artistica di Larsen Premoli: asciutto e diretto, macina quaranta minuti magari calligrafici a tratti, ma sicuramente efficaci nel ricalcare con cura i contorni di un folk-rock all’americana impregnato di tradizione, sentimento, devozione a modelli ben definiti.

Di fatto una raccolta di singoli pubblicati in digitale nell’arco del 2018 con l’aggiunta di tre bonus-track ad arricchirlo, l’album offre dodici tracce di roots-rock ben scritto ed altrettanto diligentemente eseguito.

Forte di una interpretazione intensa, non esce mai dal seminato e va benissimo così: ha i suoni e lo stile che ci si aspetta da questa musica confortevole e quadrata. E’ piacevole nella sua semplicità, triste nell’indole, realizzato con il piglio brillante che ben calza al genere, dagli accenti country di “Keeping up”, tra Elvis e Johnny Cash, alle inflessioni southern di “Liar”, con un canto languido à la Chris Isaak.

E perfino quando su “Whiskey and tears” fa capolino l’ingombrante fantasma di “Stand by me”, senti che puoi essere comunque appagato: disco da guida perfetto indifferentemente per viaggi in autostrada o per attraversare la campagna, “Musings From The Rearview” è lavoro davvero godibilissimo, realizzato con cura, passione, attenzione e lungo studio dei classici. Per ora può bastare, eccome. (Manuel Maverna)