TOSELLO  "In cinque secondi"
   (2018 )

A due anni di distanza dal suo ultimo EP, il cantautore aostano Davide Tosello è tornato con “In Cinque Secondi”, full length di undici tracce per quasi quaranta minuti di durata. L’album si muove entro le coordinate già fissate dai precedenti lavori (''Silenziosamente'' del 2013 ed ''Anime'' del 2016): spiccata attitudine cantautorale, arrangiamenti sofisticati, saldo legame col pop, sporadiche escursioni in territori pop rock. Tosello si avventura nella ricerca di suoni moderni, in cui i synth analogici finiscono per dialogare spesso con il pianoforte, l’elemento che conferisce un tocco di classicità al sound dell’artista, ma sembra non voler allontanarsi troppo da alcune idee forti della stagione aurea del cantautorato nostrano. “In Cinque Secondi” si apre coi suoni caldi di “Incanto”, con la voce acuta di Tosello a scivolare leggera sul delicato tessuto di pianoforte, e si chiude con “Vetro”, che si apre fra umori intimisti e si sviluppa col crescere del violoncello suonato da Francesca Roberto. Nel mezzo, invece, i brani più ispirati sono “Come Un Giorno Qualunque”, la cui sezione ritmica è leggermente più corposa (specialmente durante il ritornello, tra l’altro molto catchy), l’onirica “L’Uomo Che Cadde Sulla Terra” e la raffinatissima titletrack, che riflette il vago senso di malinconia che permea tutto il disco. “In Cinque Secondi” è un bel lavoro, capace di mantenersi in equilibrio fra velleità pop e pulsioni cantautoriali, e impreziosito dalle raffinatezze del sound. (Piergiuseppe Lippolis)