MICK SUSSMAN "The Rosenberg algorhitmic music generator: selected works, vol. 1"
(2018 )
Mick Sussman è un compositore avanguardista americano. Il suo ultimo lavoro, pubblicato a Maggio di quest’anno per The Sublunar Society, è stato interamente realizzato attraverso l’utilizzo del Rosenberg Algorithmic Music Generator, ovvero un software, creato dallo stesso Sussman, che crea brani musicali attraverso processi del tutto casuali. Il risultato finale, ovviamente, è molto particolare e va oltre qualsiasi logica compositiva o di genere: è il trionfo dell’aleatorietà, la messa in musica del caso. È un album coraggioso perché anche lungo e, obiettivamente, non troppo facile da ascoltare tutto d’un fiato per il suo essere una sequenza di suoni ipnotici e microtonali che vanno a comporre brani destrutturati, testimoniando tutte le potenzialità e la creatività dei programmi parzialmente automatizzati. L’obiettivo dichiarato, per Mick Sussman, era quello di creare musica post-moderna che fosse fruibile e divertente: l’esperimento è parzialmente riuscito, perché il disco, nel suo fluire, affascina con sorprendenti sonorità post jazz, psichedeliche e, specialmente nei passaggi più percussivi, addirittura con echi afrobeat. “The Rosenberg Algorhitmic Music Generator: Selected Works, vol. 1” è un lavoro tra il concettuale e il filosofico, che si inserisce facilmente nel solco di un dibattito epocale sul rapporto fra uomo e macchina, e che ci racconta quanto, in realtà, il futuro sia davvero vicino. Su di esso, però, è pressoché impossibile esprimere autentici giudizi di valore, ma è necessario coglierne il significato profondo. (Piergiuseppe Lippolis)