EDOARDO DE ANGELIS  "nuoveCanzoni "
   (2018 )

Il grande Edoardo De Angelis ritorna con un disco straordinario, pieno di ricami e rimandi alla sua brillante e lunghissima carriera – iniziata con la pubblicazione di “Lella”, composta con il compagno di liceo Stelio, nel 1971, e proseguita con le prestigiose collaborazioni con Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Mina e Riccardo Cocciante – e ricco di testi poetici e melodie curatissime. ''nuoveCanzoni'' è un ulteriore passo avanti nel percorso del cantautore, un album che si prefigge come scopo quello di ridare lustro alla grande canzone d’autore italiana.

''nuoveCanzoni'' inizia la sua esplorazione della canzone d’autore italiana con la sognante e poetica “Il mago e le stelle”, degregoriana e dolcissima, un collegamento tra passato e futuro, tra storia e rinnovamento, capace di emozionare dall’inizio alla fine, con piogge di note di pianoforte oniriche e dolcissime. Gli arrangiamenti dei brani sono tutti estremamente precisi e curati, caratterizzati alcuni da arpeggi di chitarra sognanti e dalla voce bassa e ricca di sfumature di De Angelis, altri da venature pianistiche leggere o violini celestiali, altri ancora da percussioni flebili e sax tenui e caldi. Il secondo pezzo del disco, “Abbracciami”, è una preghiera d’amore, così come è una preghiera – ma non d’amore, bensì di speranza e tolleranza – anche “Padre nostro”, inno un po’ religioso e un po’ laico alla filantropia, all’accettazione e alla giustizia sociale. Il primo singolo del disco, “Anna è un nome bellissimo”, è uno dei pezzi più ballabili e ritmati, con contrappunti chitarristici notevoli e una voce potente e ben modulata. De Angelis ha talento da vendere e continua a dimostrarlo riuscendo a scrivere brani molto diversi tra loro e mai simili, pezzi che esplorano ogni stadio della coscienza e delle sensazioni umane. C’è “Arriva il tempo”, una riflessione filosofica sul tempo, i ricordi e la pace dei sensi, alla quale seguono “Sponde”, un altro brano dolce e calibrato d’amore e di passione, e “Galileo”, altro pezzo a sfondo filosofico dal testo profondo e colto.

''nuoveCanzoni'' non ha davvero punti deboli. Ciascun ascoltatore apprezzerà ogni singolo brano: uno troverà maggior interesse nelle parti maggiormente melodiche e ritmiche; uno in quelle più soffici e statiche. Tutti, però, troveranno certamente spunti di riflessione mai banali nei testi: “Il tempo sconosciuto”, ad esempio, è un altro brano di quel filone filosofico molto rappresentato nel disco e, in generale, nella carriera di De Angelis, che lo avvicina molto ad alcuni dei suoi prestigiosi amici e collaboratori come De Gregori e Dalla. In questo brano e in “Scegli il nome di un fiore”, riflessione sulla poesia e sulla bellezza della parola, si sente in particolare l’influenza del primo. “Alleggiu” è a suo modo un’altra preghiera, laica e sincera, calda e forte, mentre “Una notte romana” suggella l’album – prima delle conclusiva versione strumentale de “Il mago e le stelle” – con l’ennesima nota poetica, dolce e amara al tempo stesso, fatta di nostalgia, mancanze, vuoti, ma anche speranza, passione e ricerca di ispirazione. Con questo album-gemma De Angelis continua il suo percorso artistico, e non fallisce nel suo tentativo di ridare lustro e centralità alla canzone italiana d’autore. (Samuele Conficoni)