FABRIZIO ZANOTTI  "Luna nuova"
   (2018 )

Non tutto il buio vien per nuocere o per intimorire. Di ciò è fermamente convinto Fabrizio Zanotti che, con “Luna nuova”, tutto può dire ma non che non renda visibile le proprie prerogative di scandagliare l’andirivieni che scaturisce dal traffico introspettivo dell’umanità. L’artista piemontese non si nasconde e non bara, sciorinando un cantautorato schietto e diversificato, in cui la giostra stilistica degli 11 brani dell’album non danno adito ad alcun tedio. Scorrevole e istintivo, “Luna nuova” accarezza l’orecchio con preziosi stimoli, tesi a non sottovalutare quegli indizi oscuri che sfociano dal fiume dell’anima, per ricavarne nuovi e freschi ruscelli di vita. Il brusio metropolitano di “Una giornata piena” apre la lista con gustosa narrazione, per condannare la schiavitù del tempo che attanaglia le persone, protese a rincorrere freneticamente due maledette lancette che fondono i cervelli. E, tra l’eclettico blues di “Konta il greco” ed un giro di ottimo cantautorato di “La bestia”, si arriva al mood hawaiano di “Fuoritempo”, che contagia viralmente con deliziosi dondolamenti e violini frizzanti. Pregna d’ironia è “Il goleador”, con l’inizio che rimanda all’intro di “Hot stuff” di Donna Summer ma che poi secerne un vivace andazzo spagnoleggiante. Invece, la title-track è alquanto intimista e fila leggera in àmbiti sognanti e malinconici, come il duetto tipicamente pop di “Autunno” con la singer Ella. In più di un episodio, Zanotti delizia il nostro ascolto con ottime frangie acustiche e allarga l’offerta con echi balcani e con violini frizzanti ne “L’industriale”, che sarebbe approvata, probabilmente, dalla ditta De Andrè & Figlio. L’ultima traccia, invece, è un “Rebus” da decifrare: sebbene risulti carina l’idea di strofe costruite su titoli di celebri canzoni, perché collocare, in chiusura, un pezzo che non lascia un’impronta testuale memorabile? Trattasi di una piccola ingenuità, che non defrauda comunque valore a “Luna nuova” ed a Fabrizio Zanotti, artista di comprovata esperienza, che sa strutturare le sue proposte con intensa e variopinta ispirazione. (Max Casali)