THE BRONZE BANANAS  "The Bronze Bananas "
   (2017 )

Quartetto romagnolo al debutto con queste undici tracce autoprodotte, alternando molto inglese e poco italiano The Bronze Bananas realizzano un disco brioso capace di congiungere all’intrattenimento leggero una verve indicativa sia di buona attitudine live che di dilagante vivacità. L’album ondeggia così in varie direzioni, impastato di lievità country come di un’aura tipicamente british, dispensando brani incentrati su ritmo e dinamiche cui gioverebbe forse talora una maggiore concisione, ma che non difettano di brio nè di buone intenzioni. In avvio le carte migliori: l’apertura à la Roy Orbison di “Dreaming”, il twist – con bella slide in evidenza ed un inciso che le conferisce immediatezza e slancio – di “Many ways”, l’aggressiva e veloce “One night stand”, su un bel boogie incalzante trafitto da un aspro solo di chitarra, sono tre sassate veementi che suggeriscono una intensità difficile da mantenere nel resto del lavoro. Sebbene fletta nel reggae disimpegnato di “Nobody’s child” e nel lentaccio da balera di “Controtempo”, l’album sa risollevarsi sia nel southern rock di “The woman for me” che nel country – quasi bluegrass – di “Goodbye song” in chiusura, senza rinunciare agli accenti beatlesiani di “Billy the psycho”, al crescendo vagamente psichedelico di “Sunshine” nè, soprattutto, alla morbida ballata ondivaga di una “Fool” che appare curioso ibrido fra Creedence e Belle and Sebastian. Se sapranno esprimere una più consolidata personalità mettendola al servizio di composizioni in grado di renderli peculiari e riconoscibili, i Bronze Bananas potrebbero togliersi più di qualche soddisfazione. (Manuel Maverna)