BLM (BACIAMOLEMANI)  "Cardio-tonic"
   (2017 )

Pronti per andare in vacanza? Sì, anche se adesso è gennaio e la maggior parte dei lettori sarà appena rientrata dalle feste natalizie, ascoltando i Baciamolemani sembra che sia già estate e che siamo tutti pronti per andare al mare, col bagagliaio pieno di creme solari, asciugamani, paletta e secchiello. L'album "Cardio-tonic" si presenta così, come un prodotto frizzante e vacanziero rigorosamente made in Sicily. I BLM sono una formazione ragusana che ha all'attivo due LP; nati nel 2006 hanno iniziato nello ska e nel reggae, e dopo tour all'estero, in questo terzo lavoro hanno importato le precedenti esperienze inserendole in un contesto di pop estivo che mette di buonumore dall'inizio alla fine. Il titolo scelto "Cardio-tonic" allude al nome di un'inventata bevanda energetica, che descrive molto bene questa musica da bere come aranciata. Entrando nel dettaglio, "Faccio sport" contiene delle trombe vivaci che mettono allegria da sole, se non bastasse il testo spiritoso. Si passa spensierati da dubbie storie d'amore ("mi vuoi bene per davvero o prendi solo per il culo?") a gattare come "Franca", così presa dai suoi mici da dimenticarsi di sistemare casa, fino a lunghe code in autostrada evocate ben due volte; ma senza la fretta di arrivare, che tanto poi "se piove porteremo l'ombrello". Si possono ascoltare le canzoni anche dall'ultima alla prima, tanto la sensazione leggera di ferie è la stessa. Il canto melodico ogni tanto è affiancato da canti a voce ingrossata su una nota sola à la Shaggy, o meglio à la Brusco. Sono simpatiche ed innocue le improvvise "trivialità", anche se chiamarle così di questi tempi è davvero anacronistico. Il brano "Te(tte)", che mette in risalto nel ritornello: "Stringimi spolpami dopo le sette / tienimi ancora un po' tra le tue tette" strappa un sorriso e suscita un'intensa voglia di vivere, sottolineata da un inciso orchestrale entusiasmante come uno di quelli dei brani di Max Gazzé. La cosa più eccitante però non sono le tette, bensì la brillante reinterpretazione di "Un'estate al mare", colorata da una chitarra surf che farebbe contento Dick Dale, e che ridendo e scherzando riavvicina la canzone al suo autore Franco Battiato, ricalcando il suo coro dei madrigalisti che egli aveva utilizzato per i suoi più grandi successi ne "La voce del padrone". La cover finisce con una firma dei BLM con un rap scherzoso. E se tutto questo può sembrare un'operazione frivola e superficiale, "Partiamo adesso" dimostra il contrario e rivela una malinconia latente nei momenti più felici. Il brano inizia con dolci note alte di pianoforte, e la partenza - probabilmente sempre di questa fantomatica vacanza - viene attraversata da una tromba solenne che contrasta con il ritmo allegro. In questo pezzo emerge un afflato appassionato che allontana i Baciamolemani da giudizi troppo frettolosi. Anche la canzone dal titolo in apparenza più demenziale, "Il mio calzino destro", sottende qualcosa di inafferrabile, che sfugge a un ascolto distratto. Ben lungi da intellettualismi, la serena musica la fa sempre da padrona, e gli ascoltatori siciliani sicuramente percepiscono le affinità con i corregionali Tinturia. Il viaggio nell'LP finisce con il ritmo brasiliano di "Contropiè", brano dal sapore calcistico, dove se il ritornello sembra inizialmente accennare al Tico Tico, il tastierista scioglierà ogni dubbio citandolo chiaramente. E come finire degnamente un viaggio musicale così ridanciano e sportivo, se non con un 90° Minuto e un triplo fischio d'arbitro! La partita è finita, spegnete l'autoradio che siamo arrivati a Donnalucata. (Gilberto Ongaro)