SLANDER  "Bad weather"
   (2016 )

Anticipato dall'omonimo singolo, "Bad weather" è il nuovo album degli Slander (letteralmente "calunnia"), giovanissimo combo veneziano dedito all'hardcore più puro e divertente, capace, in soli 2 anni di vita, non solo di catalizzare attenzioni smodate ma pure di girare l'intero continente, raccogliendo consensi e date (ormai oltre 150) dalla Calabria alla Russia, e nel futuro attesi pure in Sud Africa. Non è infatti un caso che l'album sia stato prodotto dall’etichetta tedesca di culto Powertrip Records di Lipsia (DE), che lo ha editato in vinile (mentre è uscito in formato cassetta per la tedesca Mustard Mustache ed in formato cd per Trivel/Machete Empire), e che possa contare su collaborazioni assolutamente di prestigio, dall'olandese Martijn, cantante dei No Turning Back (Take Control Records) fino al britannico Nicholas, cantante dei Dead Swans (Bridge 9 Records), per arrivare al vicentino Dj Ms, membro del collettivo Sweet Poison e co-fondatore di Beats 4 Breakfast, ed ora anche dj ufficiale di Nitro, rimarcando infine (anzi, soprattutto) l'ottima copertina, una stupenda illustrazione di Sean Taggart, autentica istituzione del mondo punk. Tutto torna, quindi, in questo "Bad weather", che accontenterà di certo chi frequenta con assiduità questo genere, ma che scoprirà con sorpresa di avere tra i propri adepti anche insospettabili fans provenienti da ben altri mondi musicali. Provate ad esempio con l'opener "The caveman" (basso a-la Red Hot Chili Peppers), o con "Never enough", o ancor meglio con "Lamento nero" (il titolo è l'unica cosa in italiano...) che fin dall'intro è, in fondo, un brano rock al 100%, risolto poi in furia HC allo stato brado dall'entrata della voce di Sam. Insomma, chi ama l'hardcore puro qui non solo troverà pane per i propri denti, ma probabilmente eleggerà gli Slander a propria band di riferimento. Chi invece si avvicinerà a questo disco con malcelata prevenzione, godrà probabilmente di qualche insospettabile sorpresa. Rendere potabile a tutti l'HC pur rispettando le sacre tavole del genere? Difficile. Ma forse questi ragazzi veneti ci riusciranno. (Salvatore La Mazzonia)