VALERIA CAUCINO "At the break of dawn"
(2016 )
“At The Break Of Dawn” è il disco di debutto di Valeria Caucino, un’opera immersa in un folk dal sapore vagamente irish e tutto giocato sui dialoghi fra strumenti acustici e voce. Valeria Caucino si è proposta di raccogliere solo brani d’autore inediti (undici, per la precisione), ma in esso figurano anche “As I Roved Out”, pezzo appartenente alla ricca tradizione del folk irlandese qui riarrangiato, e anche “Flying From Ireland”, sostanzialmente la versione acustica di un pezzo contenuto in un disco del 2009 dei Narrow Pass, per il quale Valeria Caucino è stata co-autrice e interprete. La morbidezza del suono e la dolcezza della proposta non porta a cali d’attenzione, nonostante si tratti di un’opera praticamente monotematica che non lascia spazio a divagazioni e variazioni sul tema, com’era chiaro già nelle intenzioni dell’artista. “The Beating Of Life” esorta a combattere quando serve, esaltando la bellezza della vita, mentre “Over The Pain”, con un passo elegante ed un atmosfera rilassante, consiglia di rallentare i ritmi nei quali viviamo, e “Another Footprint In The Sand” è accompagnata dal pianoforte e da brevi inserti di violino: scarno, essenziale e minimale, ma anche molto suggestivo, il pezzo è uno dei migliori del lotto. “Flying From Ireland” è un tappeto di violini e flauti, ma anche un biglietto per l’isola che non smette mai di esercitare fascino, ed una poesia scritta a quattro mani dall’artista e da Mauro Montobbio, mentre “You’re The One” strizza l’occhio al country e “Now” utilizza uno schema rivelatosi vincente: pianoforte e violino ad accompagnare la voce. Si tratta di un’opera estremamente piacevole, che muove da intenti chiarissimi per arrivare esattamente dove s’era proposta. Non è, forse, un’opera fruibile su larga scala (soprattutto in quest'epoca dominata dai vari talent show...), ma ciò nulla toglie alla bontà di un prodotto che lascia prefigurare ottime cose anche per quanto riguarda il futuro. (Piergiuseppe Lippolis)