SOCIETA' PER L'INDUSTRIA DEL FREDDO  "L'attesa di Rimbaud"
   (2016 )

I Società Per L’Industria del Freddo sono un quartetto toscano nato nel 2009 e impegnato, in questi ultimi anni, alla realizzazione del secondo disco (nel 2013 era infatti uscito ''Errori''), disco che, a causa della dilatazione dei tempi per la post-produzione, ha visto la luce appena superata la metà di Aprile 2016. L'album è intitolato “L’Attesa di Rimbaud”, e si tratta di un lavoro effettivamente intriso di atmosfere cupe e di tematiche decadentiste. Sono sei le tracce proposte, ma sufficienti per avere più di un’idea sulla strada che la band ha imboccato. Per quanto attenga l’aspetto meramente musicale, infatti, i Società Per l’Industria del Freddo hanno scelto un rock dinamico, ascrivibile alla voce alternative, seppur non manchino passaggi dal piglio indie o parentesi quasi garage. Il disco è aperto da “Zossener Strasse 8”, la cui intro è lunga ed elegante e contribuisce a creare il clima ideale per l’ascolto del resto del disco. “Soffocare (niente conta più ormai)” è segnata da strofe in perenne tensione e da ritornelli tiratissimi ed esplosivi, un po’ lo stesso schema della successiva “Urla Ancora”. La titletrack è il pezzo più bello fra i sei di “L’Attesa di Rimbaud”, alla pari con “Favole da Bere”, traccia bonus posta in chiusura, con uno stile parlato che poi si fa quasi urlo di disperazione, mentre, sullo sfondo, la chitarra elettrica riesce a mettere adrenalina. Si tratta sicuramente di un ottimo disco, col quale la band riesce a manifestare una buonissima personalità e la grande cura rivolta al songwriting. Sul piano tecnico non ci sono sbavature, forse il disco suona appena ripetitivo in alcuni momenti, ma questo è davvero l’unico, piccolo neo. (Piergiuseppe Lippolis)