LA FEBBRE DEL VENERDI' 13 "La Febbre del Venerdì 13"
(2015 )
Esce in digitale con distribuzione Lilium Produzioni il debutto omonimo de La Febbre del Venerdì 13, al secolo Andrea Zucaro. Il disco, che è stato anticipato nelle scorse settimane dal singolo “Veterano” con relativo videoclip (https://youtu.be/E-jozDmQwzY), è ora disponibile in streaming su Soundcloud e in vendita sulle principali piattaforme digitali. Andrea Zucaro è stato uno dei componenti dei Les Brucalifs, e proprio da un episodio di quel periodo sono nati il nome e l'idea di questo nuovo progetto. E' un venerdì 13 luglio dell'anno 2012 quando il gruppo è costretto ad annullare una data in uno dei tanti club della provincia italiana a causa di una febbre improvvisa che colpisce il batterista e il chitarrista della formazione ma risparmia Andrea Zucaro. L'evento lascia quest'ultimo a pensare ad un nuovo progetto musicale, questa volta in solitario. Un progetto rock, che mantenga l'amore per il brit ma lo converta alla lingua italiana. Il tutto con un nome che sembri quello di una band vera e propria. Ecco spiegata l'origine de “La Febbre del Venerdì 13”: un disco da viaggio, un album da ascoltare in macchina mentre la strada scorre e la notte avvolge lasciando solo i neon dei distributori come comete-guida. Dieci canzoni surf-rock all'insegna di tre generazioni brit che si incontrano e mescolano in una visione della musica con l'autoradio a palla. Il suono per coprire con il volume le mille domande sul passato, sul presente e sul futuro che si affacciano nella testa per poi scomparire e tornare di nuovo nell'urgenza di chi scrive, suona e canta. Andrea Zucaro nelle sue canzoni disegna melodie a presa rapida, dove le chitarre sono sulfuree e psichedeliche mentre il mood è una versione contemporanea di quello del miglior beat italiano degli anni Sessanta. La scrittura spesso si avvicina invece a certe cose del cantautorato italiano più attuale, altre volte vive di una sua propria follia solo apparentemente insensata. Sono tutti questi ingredienti – insieme alla produzione di Matt Bordin (Mojomatics, Squadra Omega) e alla registrazione in analogico su bobina – a fare de “La Febbre del Venerdì 13” un disco estremamente caldo e “sudato”. Proprio come chi guida in uno dei tanti deserti della provincia italiana. O come chi ha la febbre. Quella febbre di quel maledetto venerdì 13, che ad Andrea ha portato molta fortuna.