?ALOS  "Matrice"
   (2015 )

Stefania Pedretti, in arte ?Alos, nata a Vigevano nel 1976, fa parte di OVO e ALLUN. Musicista e performer sperimentale, dal 2003 inizia ad unire queste due discipline per creare delle performance/spettacoli in cui la musica dal vivo è un elemento fondamentale. Il suo lavoro trascende i confini fra le arti performative, integrando musica sperimentale, performance, improvvisazione e video/art e rendendo così parte attiva il pubblico attraverso la stimolazione dei 6 sensi. ''Matrice'' è il suo nuovo album, in uscita il 16 marzo 2015 per l’etichetta belga Cheap Satanism Rec e distribuito in formato Cd e LP. Il disco è stato registrato, mixato e masterizzato da Lorenzo Stecconi (Lento) presso l'Ardis Hall Ravenna, spazio di prova della famosa compagnia di teatro Fanny&Alexander e della Cooperativa E. ''Matrice'' è un album cupo, ricco di influenze doom e metal contaminate da interventi di elettronica, sapientemente miscelati per creare una musica fluida e allo stesso tempo martellante nella sua forma. ?Alos spazia dal malessere terrorizzante alla calma apparente e sensuale; attraverso growls e screamings, accompagnati dall'inconfondibile suono della sua chitarra, ci fa addentrare nel suo mondo “caotico” fatto di archetipi, musica, performance, danza, attivismo politico, critica sociale, storia, femminismo, queer, anarchia. Il titolo dell’album riconduce a molteplici concetti, in senso figurativo è ciò che costituisce l’origine, la causa fondamentale, l’elemento ispiratore. I titoli dei brani sono presi dall'opus magno e ispirati al linguaggio simbolico ermetico/alchimista. L’inquietudine della morte sembra aleggiare in tutto il disco, ma è in ''Ecate'' che si fa protagonista: il brano, oltre a fare da ponte tra il presente ed il passato (il precedente album era intitolato ''Era''), si ispira alla dea greco-romana in grado di viaggiare liberamente tra il mondo degli uomini, quello degli dei ed il regno dei Morti. Luce/Tenebre è l’ossimoro concettuale per eccellenza, un brano capace di rendere in musica l’immagine metafisica di entrambe le realtà apparentemente separate nella mente umana, ma unite in un’unica forma. ''Ignis red elixer'' nasce dall’unione di due termini che rimandano alla tradizione greco-romana in cui il fuoco era comunemente associato alle qualità della grinta, dell’energia, della passione e il red elixer, ovvero il sangue, era il simbolo della vita; i due termini si sposano perfettamente con l’essenza sanguinea che trasuda questo disco, il cui apice è rappresentato proprio dal singolo ''Matrice'', enigmatica e caotica materia originaria, celebrata da una base elettronica martellante che ne esalta il lato cupo. L’album si conclude circolarmente ricollegandosi alla matrice su cui è fondato e che culmina nel brano ''Hyle'', ispirato ad un manoscritto alchemico del secolo diciassettesimo in cui ancora una volta i concetti di materia, caos e possibilità divengono i protagonisti di approfondimenti di stampo filosofico. Alla creazione di questo disco hanno contribuito ospiti illustri come Mai Mai Mai su ''Ignis red elixer'' (beats ed elettronica, prodotti e registrati da Valerio Fisik al HombreLobo Studio Roma), Necro Deathmort con la parte elettronica su ''Matrice'', e Giovanni Todisco con le percussioni su ''Hyle''. ?Alos ha voluto ancora una volta regalarci un disco personale, non convenzionale, un prezioso gioiello che si colloca in un mondo musicale per niente scontato, in cui disagio, vita e morte si fondono a tal punto da creare un “caos ordinato” nella tanto affrontata matrix. ?Alos è questo e molto di più: ?Alos è il caos quando prende forma.