SIMONE OLIVIERI "Apotheke"
(2015 )
Dopo l’esordio omonimo del 2011, il songwriter romano Simone Olivieri dà alle stampe il primo disco cantato interamente in italiano. Nove tracce non solo da ascoltare ma da sentire in profondità, fin sotto pelle, in un continuo, intimo e intenso contrasto di stati d’animo. Apotheke è il nome antico della farmacia, quel luogo spettrale e sinistro in cui si tenevano veleni e antidoti. In Italia la parola è diventata poi “bottega”, il posto in cui si ripongono e si espongono cose vecchie e nuove. Così in ''APOTHEKE'', il nuovo album di Simone Olivieri, ogni canzone contiene un veleno e ne è allo stesso tempo l’antidoto; è contemporaneamente cose vecchie e nuove, immobilità, come un insetto intrappolato nella resina, e reazione, movimento, liberazione. ''APOTHEKE'' è un disco scuro e denso come una storia antica e misteriosa, ma anche leggero e luminoso come una mattina. Ascoltare ''APOTHEKE'' è infatti come attraversare una giornata: dall'oscurità in cui si fa piano piano largo la prima luce dell’alba come una speranza, all’esplosione del sole mattutino, passando per l’indolenza della controra che brucia i campi e la furia degli elementi di una tempesta serale, finché è ora di sparire di nuovo, come un cerchio che si chiude, nel tramonto che porta quiete e riposo.