SOPHIE LILLIENNE  "Immigrants ep"
   (2014 )

Come ghiotta anticipazione del nuovo album di prossima pubblicazione, il poliedrico artista trevigiano VeZzo, produttore, cantante e musicista che dal 2006 gravita nel mare magnum dell’elettronica più variegata, rilascia un ep di cinque tracce, una sola delle quali (“Immigrants”) confluirà nella tracklist del suo terzo full-length, in uscita ad inizio 2015. Caratterizzato da sonorità cangianti e da una accessibilità comunque mai immediata, “Immigrants ep” sciorina con abile raffinatezza l’intero repertorio di trucchi e magheggi che hanno sin qui reso il progetto Sophie Lillienne un act di sicuro rilievo anche in ambito internazionale (numerose le illustri collaborazioni con nomi di spicco della scena, da Nicola Manzan ai Massive Attack), offrendo interessanti spunti degni di attenzione anche per un pubblico poco avvezzo ad una certa deriva contemporanea e sperimentale dell’elettronica stessa. Si passa così dal reggae truccato della title-track, che digrada in pregevoli cadenze ragamuffin, alla ricombinazione asimmetrica del ritmo in “Mine all mine”, trafitta da interferenze ambientali e disturbi elettrostatici. Ogni brano muta lo scenario grazie ad un sapiente lavoro di rifinitura delle tessiture sonore e delle dinamiche, che regalano una ineccepibile “Girl next door” - gioiello di trip-hop rielaborato sostenuto dal pulsare notturno dei bassi e da una melodia abilmente occultata tra spire sinuose - così come languide sfumature eteree in “Stage” (vicina ai Portishead o addirittura ai Depeche Mode più oscuri) ed inattese aperture cosmiche nella conclusiva “Questions” (quasi Jean Michel Jarre). E’ il suggello, in crescendo, ad un lavoro decisamente promettente, preludio ad un album che potrebbe fornire gradite conferme sulle facoltà di questo futuribile manipolatore di suoni. (Manuel Maverna)