LIO "Lio"
(1980 )
Vanda Ribeiro de Fourtado de Vasconcellos. Troppo lungo. E troppo poco conforme all'immagine che questa ragazza dà di se. Perché non chiamarmi Lio, si dice la ragazza? E così fu. Nata in Portogallo, cresciuta a Bruxelles, incide per una casa discografica tedesca, la famosa Ariola, conoscendo il successo in Francia. Più internazionale di lei al momento non c'è nessuno. L'Europa unita era ancora in divenire e lei già l'incarnava totalmente. Nata a Mangualde in Portogallo, si sposta in Belgio con la famiglia a sei anni. A Bruxelles frequenta una scuola di danza e intanto canta nei locali che fanno musica dal vivo. Tre anni a Parigi dove per pagarsi le lezioni di canto faceva la commessa e intanto gravitata nell'orbita del punk. Era il 1978, anno cruciale per la musica: da una parte il punk e i suoi prodotti sociali, dall'altra la discomusic che imperava attraverso radio, televisione e cinema. Poi la conoscenza fortuita della tastierista e del produttore dei Telex la portano a firmare un contratto con l'Ariola. È la primavera del 1980, giusto un anno prima del boom. Già la canzone BANANA SPLIT era diventata un successo immediato, superando il milione di copie nei paesi europei di lingua francofona. Ma la fama di Lio era ancora circoscritta al Belgio, alla Francia e un po' in Germania. Sanremo la presenta come ospite d'onore benché di lei il pubblico italiano non sappia niente, ma in quei tre minuti sul palco, con quegli atteggiamenti alla copain anni sessanta, un po' France Gall e un po' Francoise Hardy, quella minigonna che sembra di plastica e quella voce un po' infantile, ma soprattutto quella canzone molto molto orecchiabile, diventa subito una diva. AMOREUX SOLITAIRES è la classica canzone in cui si esprime l'amore adolescenziale in maniera molto semplice ('Hey, toi dis moi que tu m'aimes meme si c'est un menzogne, la vie est si triste'). Con in più riferimenti al tipo di musica che va molto di moda allora in Francia, quella elettronica, alla Eli & Jacno, tanto per intenderci. Riferimenti tipo "pour effacer nos cernes de plaisir chimique pour nos cervaux trop ternes" (per cancellare le nostre occhiaie di piacere chimico per in nostri cervelli troppo spenti). Parole tra il futuristico e l'attualità (il piacere chimico potrebbe significare la droga oppure una sorta di divertimento virtuale che nel 1981 poteva avere sfogo solo nei giochi elettronici da bar o da casa) che comunque non vengono capite dagli italiani che da questo brano recepiscono solo il piacere dell'immediatezza musicale. In estate si presenta con un'altra canzone (tratta dall'album che si intitola semplicemente LIO) molto carina e fresca, AMICALEMENT VOTRE, un twist anni sessanta così come conviene alla sua immagine di francesina vintage. Sarà gettonatissima in tutti i juke boxes italiani. In questo brano dice al suo ragazzo di "non toccarle l'anatomia" e per difendersi gli da un colpo basso ai "gioielli di famiglia" (testuale). Un'altra canzone che vale la pena di ricordare è proprio quella che la fece conoscere in Francia, cioè BANANA SPLIT. Di lei si può davvero dire che ha ballato una sola estate, ma nonostante questo ancora la si ricorda con piacere. (Christian Calabrese)