A MODERN WAY TO DIE  "Pulse and treatment"
   (2014 )

L'esordio degli A Modern Way To Die: ecco “Pulse And Treatment”. Gli “A Modern Way To Die” sono una band di Catania attiva dal 2010. La loro musica sicuramente può rientrare nell'ampia categoria dell'electro- rock, ma più in particolare non passano inosservati elementi post-punk e shoegaze dei primi '90. Chiarissimi sono i riferimenti a band come Sonic Youth, My Bloody Valentine, Joy Division, Slowdive, Devo, New Order, Public Image Ltd e molte, molte altre ancora sono le influenze che si riescono a scovare. Diversi i live e opening act che li vedono condividere il palco con Beatrice Antolini e il duo tedesco Schwefelgelb. Leggo, dalle informazioni sulla loro pagina Facebook, una bellissima frase di presentazione, che la dice lunga sull'ambizione e sull'intento della band: “How To Dance With God”. Beh, modesti quanto basta. Ambizione legittima. Ma ora parliamo del disco. “She Walks”, il primo singolo estratto corredato dal videoclip ufficiale disponibile da pochi giorni su YouTube, inizia subito con dei battiti di cassa e, via via, cresce con l'entrata di un riff di chitarra che mette quasi paura e inquietudine (nel senso buono), con il basso che comincia il suo cupo cammino in modo lineare e molto deciso (e sarà così per tutta la durata della canzone). Veramente un gran bel pezzo. Il secondo brano è “Last Time”. Mi ricorda senz'altro i Blur più misteriosi e struggenti, e anche la voce si avvicina molto a quella di Damon Albarn in questo frangente. Una voce che funge quasi esclusivamente da sottofondo e questo la rende senza dubbio molto particolare. “Moon In Blue” è fatta della stessa pasta e non aggiunge molto a quello finora ascoltato. Decisamente “più rock”, alla Depeche Mode, è invece “Flow”, davvero molto convincente, che preme sull'acceleratore fino alla fine. La sentirei bene sotto uno spot di un automobile sportiva. Pura adrenalina. “My Own Friends” non si discosta molto da quest'ultimo ragionamento, ma aggiunge un pizzico di melodia pop e la voce si fa più solenne. “Beautiful Words” e “Misantrophy” sono due canzoni che potrebbero benissimo sembrare la stessa e potrebbero tranquillamente unirsi, visto che il filo conduttore è una cupezza davvero disarmante e d'atmosfera. L'album si conclude con “Fell Into Void”. Pezzo davvero psichedelico e allucinato, per via di alcuni suoni veramente interessanti. Una melodia che fa viaggiare decisamente attraverso mondi paralleli. A Modern Way To Die: una band che avrà davvero molto da dire in futuro! (Davide Vittori)