BENNY MOSCHINI  "Sono qui ancora"
   (2013 )

Rock, vero rock, ottimo rock, con precise e puntuali carezze di elettronica per nulla fuori luogo: è un'autentica rivelazione "Sono qui ancora", il nuovo album del cantautore partenopeo Benny Moschini. La sua storia è quasi da telefilm: nella natìa Napoli vive le prime esperienze nelle radio private, prima come fonico e poi come conduttore e deejay. Compiuti i 18 anni, riempie il proprio zainetto e si trasferisce all'estero, dove continua ed amplia la propria attività come dj nei club europei, proponendo musica lounge. La sua vita successiva, sfruttando i passati studi di canto e pianoforte, è invece come tastierista in varie band, alternando l'attività con quella di pianobar prima e di produttore poi. Poi, nel 2010, la svolta: il rock viscerale del suo singolo "Rabbia" (autoprodotto, senza nè etichetta alle spalle nè alcun supporto promozionale) riscuote tramite il web un imprevisto quanto corposo successo al di là dell'oceano, prima a Phoenix poi in tutta l'Arizona ed infine in Canada, dando vita non solo ad incredibili vendite negli store digitali ma addirittura alla formazione di svariati fans club, il più numeroso dei quali supera addirittura le 10mila iscrizioni. Tutto, va ricordato, per un brano cantato in italiano: roba, insomma, che la maggior parte dei cantanti tricolori ben più famosi nemmeno si sogna. Non è, però, per niente difficile immaginare il perché di tanto sorprendente successo: la musica di Moschini è ben suonata, ben arrangiata, estremamente radiofonica, pur mantenendo intatte le sacre tavole del rock. Senza compromessi, ma allo stesso tempo orecchiabilissimo, il pop-rock di Benny è vincente sin dai primi ascolti: "Amaro", "Il segreto del tempo", la title track e singolo "Sono qui ancora" (disponibile anche nella versione inglese "I'm here again"), e ancora la dolce sferzata di "Viva", la dura "Mai come voi", cantata insieme al cantante svizzero-spagnolo Esteban Diaz, la conclusiva "L'eleganza dell'ingenuità" (duetto con l'emergente e bravissimo Manuel Auteri), insomma tutti i brani del lotto sono rotondi e centrati. Davvero una bella sorpresa. Come avrebbe detto Benny Hill nelle sue pazze comiche, "Bravo Benny". Bravo davvero. (Andrea Rossi)