ALTERA "Italia sveglia!"
(2012 )
Un cantante sul palco con un libro in mano... Gli Altera sono una band genovese attiva da tempo sulla scena rock nostrana, autori di un genere che è stato definito "poesia elettrica" o "rock testimoniale", per l'abitudine di inserire spesso voci "esterne" al posto del cantato. Emblematico al riguardo il loro "Canto di spine - versi italiani del '900 in forma canzone", co-prodotto nel 2001 con Franz Di Cioccio (PFM) per S4/Sony (e premiato al MEI nel 2008), con la poetessa Alda Merini seminuda in copertina ed una nutrita schiera di ospiti (la stessa Merini che recita e suona il pianoforte, Mario Luzi, Raffaele Crovi, Alessandro Quasimodo, Paolo Fresu, Steve Piccolo e membri delle più "note" rock band italiane: Skiantos, Afterhours, C.S.I., Modena City Ramblers, Massimo Volume, Timoria, ecc.). Da ricordare anche l'esordio con “Livida speranza” nel dicembre 1996 (all'interno una curiosa versione di "Annarella" dei Cccp), la partecipazione a raccolte quali "Fuori dal Mucchio vol. 1", "Aia da respia - Genova canta De Andrè", "Arci libertà e musica Vol. 2", colonne sonore come "I ragazzi del Salvemini" di G. Bugani e “(Salvare) la Costituzione”, nella collana di librini artigianale d’arte “Pulcinoelefante” di Alberto Casiraghi. Durante il G8 di Genova Altera è stato l’unico gruppo musicale ad aderire come firmatario al Genoa Social Forum, schierandosi in modo netto. In tempi “non sospetti” hanno suonato anche in luoghi inusuali come librerie, scuole, ospedali psichiatrici ed ex lager, nonché all'estero in Germania, Austria e Romania. La band, penalizzata nel suo percorso da numerosi cambi di formazione, si è trasformata da tempo in una sorta di collettivo artistico “aperto” ad altre attività, che ha comunque sempre ruotato intorno al nucleo originario, formato da Davide Giancotti (chitarre, programming, musiche) e Stefano Bruzzone (voce, testi, rotte). Sotto vari aspetti è un gruppo che ha anticipato o aperto strade, dando il LA al successivo interesse di vari musicisti italiani verso la poesia. Gli Altera sono: Davide Giancotti chitarre, Stefano Bruzzone voce, Claudio Luvarà batteria e Fabio Agrone basso. “Italia sveglia!” è un invito potente a contrastare l'immobilismo, ad impegnarsi per sognare e “cercare” un paese diverso e migliore, un provocatorio contributo da "liberi cittadini", prima che da musicisti... Un album digipack diviso in due parti, che è anche un vero e proprio "librino" sul tema, con una grafica da block notes che racchiude le 12 pagine del booklet, quasi tutto di testo; una traccia rom (un cortometraggio di 15' minuti, visibile su PC) completa un progetto di contaminazione azzardato e coinvolgente. "Italia sveglia!" costituisce un "punto a capo" sull'attualità del nostro paese, ma è soprattutto un invito a 360° a contrastare le paure e l'antipolitica inutile, a rimboccarsi le maniche... a partire da L'Aquila, con la voce della blogger Anna Pacifica Colasacco che chiude l'album, descrivendo la situazione della sua città. Imprescindibile la presenza dell'ospite speciale don Andrea Gallo, per la band “simbolo ed esempio di ciò che resta dell'Italia migliore perduta”, che interviene in voce, “circondato” idealmente da tutta la band, nella canzone che racconta le sue origini. “Resiste” anche la “poesia elettrica” tipica della band, con i versi distorti e cantati, del poeta 80enne Bruno Rombi, tradotto in mezzo mondo e curiosamente non ancora del tutto compreso nel nostro paese. L'album è stato registrato, missato e masterizzato al Green Fog Studio GE (Tre Allegri Ragazzi Morti, Perturbazione, Meganoidi, Marti ecc.) da Mattia Cominotto; la grafica, da un'idea della band, è stata curata amichevolmente dall'artista contemporaneo Enrico Musenich (www.facebook.com/musenich). Il disco appoggia, con logo in copertina, la campagna per i diritti di cittadinanza "L'Italia sono anch'io" (www.litaliasonoanchio.it). L'album si muove liberamente attraverso il filo della memoria, prendendo come riferimento imprescindibile i fatti del dopo terremoto a L'Aquila ed il suo futuro "non pervenuto". Il disco è infatti dedicato agli abitanti de L'Aquila, "ingannati ed abbandonati come la loro città", ed agli "Angeli del fango", le migliaia di ragazzi che spontaneamente hanno ripulito Genova dal fango dell'alluvione del novembre 2011. Per Altera "sono i ragazzi come loro l'ultimo rivolo di speranza di questo paese". Non a caso nel retro copertina non compare la canonica immagine del gruppo ma una foto di 10 ragazzi e ragazze sporchi di fango. La 2° parte del progetto, in uscita l'anno prossimo, proseguirà e concluderà le "note per destare un paese" (per chi vorrà contribuire alla stesura è disponibile la pagina Facebook dedicata: www.facebook.com/pages/Italia-Sveglia-Altera/110270409071479).