GANG  "La rossa primavera"
   (2011 )

Cari nostalgici della Resistenza, è arrivata ''La rossa primavera'', nuova fatica degli storici Gang capitanati dai fratelli Severini, allo scopo di ricordare a tutti, attraverso rivisitazioni di canti popolari e d’autore ispirati alle lotte antifasciste, per quale parte varrebbe la pena schierarsi. C’è quindi spazio per stupende interpretazioni di ‘classici’ come “Fischia il vento”, dominata da un violino inquieto su di un’atmosfera folk-rock, o “Pieta l’è morta”, più legata alla fedeltà dei cori partigiani. Sul versante del cantautorato italiano sono invece determinanti le cover di Claudio Lolli (“Poco di buono”), De André e De Gregori (“Le storie di ieri”) e Guccini (“Su in collina”), affiancate a quelle di gruppi come Stormy Six (“Dante di Nanni”) e Yo Yo Mundi (“Tredici”). Parte del repertorio della band (e contraddistinte dalla pulizia dei suoni e da una corposa retorica cantautorale) sono la famosa “Eurialo e Niso”, scritta con Massimo Bubola, e le ballate “La pianura dei sette fratelli” e “4 maggio 1944”, in una versione carica di pathos popolare grazie all’apporto folkeggiante dei Ned Ludd. Un disco che non può essere ascoltato a cuor leggero per le sue tematiche, si trova perfettamente inserito nel solco di una tradizione che ha segnato la nostra cultura (anche) musicale, una tradizione che viene così richiamata alla superficie ed acquista una valenza rinnovata. (Federico Pozzoni)