TAO "Love bus - Love burns"
(2011 )
Valerio Ziglioli, in arte Tao, ama definirsi “cantautorock”. Debutta ufficialmente nel 2003 con il singolo “CHE COLPA ABBIAMO NOI” (Grace Orange/Erazero/Venus) e prosegue nel 2004 con “PRIMO AMORE”, entrambi contenuti nell’album di debutto “FORLÌVERPOOL” del 2005. Il 2007 è l’anno di “L’ULTIMO JAMES DEAN”, il cui singolo “SPIRITO DEL ROCK”, che vede la collaborazione del cantautore Alberto Fortis (con cui TAO collabora dal 2004 come chitarrista), entra nella top ten delle canzoni più trasmesse sulle radio indipendenti. Polistrumentista e produttore, TAO è noto soprattutto per essere l’ideatore del rivoluzionario progetto “TAO Love Bus Experience”, il primo rock‘n’roll tour a bordo di un pulmino Volkswagen del 1974, con il quale, insieme alla sua band, ha fatto in tre anni più di 300 show, toccato oltre 160 città e percorso quasi 100.000 km, toccando i Giochi Olimpici di Torino, il M.E.I. di Faenza, il Lucca Comics & Games, il Rock ‘n’ Music Planet di Milano, il Dopofestival di Sanremo, e molto altro. Di recente TAO e la sua band hanno suonato allo storico beatlesiano Cavern Club di Liverpool, ospiti del prestigioso IPO Festival. “Love Bus - Love Burns” (DMB Music/Grace Orange/Halidon) è il nuovo doppio album di Tao. Questo terzo progetto discografico del cantautore rock milanese contiene due dischi con titoli, copertine e sound differenti, ma venduti insieme ad un unico prezzo. Entrambi i dischi sono ispirati dal difficile binomio amore-dolore, affrontato in maniera differente: “LOVE BUS” è il disco “della strada”, dei temi sociali, ispirato dai tre anni di tour a bordo dell’omonimo pulmino degli anni settanta; “LOVE BURNS” è il disco dell’“amore privato”, quello in cui TAO scava nel passato, toccando tematiche personali, dolorose e non solo. Non esistendo un ordine numerico fra i due dischi, l’ascoltatore è libero di partire con quello che gli suggerisce il proprio “mood”. Il nuovo singolo è “Italiani (Il benessere divide)”, presa di coscienza dei limiti di un "benessere" basato sempre meno sull'uomo come "Persona" e sempre più sul concetto massificante di "Gente". Un benessere sinonimo di "bene-avere" e di "male-essere". Un’inquietante marcetta è il preludio per il discorso di un Duce dei tempi moderni, che fa promesse tanto allettanti quanto improbabili ad un popolo attento sempre più ai propri bisogni e sempre meno ai propri sogni. Una sorta di “teatro-canzone rock” alquanto singolare che, tra una risata ed un’altra, vuol far riflettere su un aspetto tipico degli italiani che resiste nel tempo: il bisogno di un padre-padrone che risolva tutti i problemi e ci risparmi tutte le fatiche, soprattutto quella del pensare. TAO, in questo brano, suona chitarre elettriche 6 e 12 corde, chitarra acustica 12 corde, basso, tamburello, batteria, rullante marcetta, tappeto armoniche a bocca, mandolino, più voce, cori, vox dux, coro massa, e... pernacchia finale!