ELECTRIC SIXTY NINE  "Cornelius The Colonel & The Hot Air Balloon Club"
   (2010 )

Maury vive in Italia ma ci è tornato dopo anni in Argentina e NYC. Che l’Italia gli vada stretta si sente eccome in questo terzo disco della sua creatura (Electric Sixty Nine), un album di classic rock che guarda dritto alla tradizione southern rock e molto altro ancora. Non avrebbe potuto essere altrimenti. Maury, un po’ per la sua vita in giro per il mondo accanto al padre (come detto, un’infanzia trascorsa in Argentina, poi la Grande Mela), un po’ per la propensione a cantare in inglese (lingua che ha chiaramente masticato in quel di NYC), ma soprattutto per l’amore per il rock classico (e su tutti vengono in mente i Black Crowes), guarda alla musica con gli occhi di un cittadino del mondo, non con quelli di un ragazzo di provincia italiana (dove vive attualmente). Il risultato è musica dal sapore internazionale che, guarda caso, ha avuto già notevoli riscontri all’estero (''Classic Rock UK'' ha parlato di Electric Sixty Nine nel 2009, in occasione del disco precedente. La band ha fatto diversi tour in giro per l’Europa). Per rimanere a contatto con la sua anima internazionale Maury e la sua band, per le registrazioni di ''Cornelius The Colonel & The Hot Air Baloon Club'', sono andati a Chicago, agli Electrical Studios di Steve Albini. E qui esce “il gancio” con i nostri giorni. Electric Sixty Nine infatti sono un gruppo di classic rock che però ripensa ciò che gli piace in maniera moderna. Da qui alla scelta di andare da Albini il passo è breve. Dopo due dischi con l’etichetta Go Down Records (altra label italiana del Nord est italiano iperattiva, ultra cool e dalla chiara attitudine international), gli Electric Sixty Nine approdano a una nuova label, Facelikeafrogrecords, che pubblica il terzo disco della band, questo ''Cornelius The Colonel & The Hot Air Baloon Club''. Potete assaggiare alcuni brani all'indirizzo www.myspace.com/electric69band.