RAVEN SAD  "Quoth"
   (2009 )

E' in continua evoluzione, il percorso sonoro di Samuele Santanna: parliamo dei Raven Sad, progetto nato nel 2005 ed accasato presso la Lizard Records a oggi con un disco ufficiale dal titolo "Quoth". Superato l'intro claustrofobico e stupefacente, si nascondono le figure per chitarra acustica e voce di "Have no Time", abbinate successivamente ai fermenti ambientali di "Nught" o ancora ai seguiti psychedelic-rock di "Stars". E' bene farci l'abitudine perchč la metamoforsi č di casa, dall'elettronica al space-rock, all'ambient, al slow folk e al rock malinconico ed alienante, ma le differenze qui diventano motivi per giocare con dinamiche e suggestioni, tra le spezie dell'atmosfera e il romanticismo delle voci di "Talk To Me", con le ballate di "Those Good Words", code di un onirico cortometraggio, o nelle successive dimensioni strumentali di "The sad raven song" e "Raven's Journey". Letture, in fondo si tratta di letture: non importa che la scia si tinga pių o meno di acustica, la differenza la fanno le testimonianze di ogni singola traccia che trovano, comunque sia, un punto di convergenza nonostante la differenza di genere. Il tutto senza lasciare vuoti ma puntando sul fattore pių emotivo, sulla sfumatura pių soffice o su quella meno convenzionale. Se vi piace farvi sorprendere, non perdetevi questo conturbante ed intimamente psichedelico intreccio di temi e ritmi. Incantesimi, insomma, da ascoltare la notte intera... (Sara Bracco)