ENRICO NASCIMBENI  "Uomini sbagliati"
   (2008 )

Chi frequenta, anche di rado, questo sito, non avrà molti dubbi su cosa pensi il sottoscritto a riguardo di Enrico Nascimbeni. La poesia, la vitalità, il mestiere e la classe di questo cantautore (uno degli ultimi di questa razza in estinzione) è pari a pochi, pochissimi altri nello Stivale. Nascimbeni è all'altezza dei migliori poeti e musicisti italiani, e non da oggi. Cosa c'è di nuovo, quindi? Perché ripetere, per l'ennesima volta, che questo suo nuovo disco è l'ennesimo capolavoro? Perché c'è una novità. Una grande novità. Stavolta, dell'assoluto valore di queste canzoni, se ne sono accorti in tanti. In tantissimi. ''Uomini sbagliati'' si è aggiudicato il Disco d'oro con 35.000 copie vendute. Non bastasse questo dato (incredibile, se paragonato agli anemici standard attuali), possiamo aggiungere che l'inopinato traguardo è stato tagliato in poco più di due mesi, soprattutto grazie alle vendite sul web. Per contestualizzare meglio la portata dell'evento (perché di questo si tratta), basterà aggiungere che nei due succitati mesi i nomi tenuti a distanza dal reggente Nascimbeni erano quelli di Pausini, Ferro e compagnia bella. Tre anni di lavoro per un disco completo, e totalmente godibile, una passerella di uomini sbagliati e non capiti, da Modigliani a Bukoswky, per arrivare allo stesso Nascimbeni e, soprattutto, a suo padre Giulio, giornalista conosciuto come "il signore della terza pagina" del Corriere della Sera perché per anni fu responsabile delle pagine culturali del maggior quotidiano italiano. L'ombra amata ed amabile del genitore aleggia su tutto il disco, permeandolo di malinconia ma mai di tristezza: è questa la sottile barriera che separa il pianto dalla poesia, la disperazione dal semplice ricordo. Un album splendido, composito, amabile e significativo, 14 canzoni unite e riappacificanti, compreso lo struggente duetto con l'amico-maestro Roberto Vecchioni in 'L’ultima notte di un vecchio sporcaccione'. Nonostante l'incredibile boom di vendite, di Nascimbeni non ne hanno parlato tutti. Le sue fotografie non hanno improvvisamente riempito le copertine dei giornali. Forse perché si tratta di un personaggio schivo, come i veri poeti sono. Difficilmente lo vedrete mai a ''Buona domenica'', a fare il trenino dietro alla Lecciso. Supponiamo che a lui vada bene così. Ha forse torto? (Andrea Rossi)