ASOS  "Io ho in mente te"
   (2007 )

L'Equipe 84 di Maurizio Vandelli fa parte di un gruppo di complessi degli anni '60/'70 che raramente i gruppi odierni prendono a modello, almeno dichiaratamente. E', decisamente, più "in" dichiarare tra le proprie influenze musicali Beatles, Doors o Stones piuttosto che Camaleonti, Dik Dik o, appunto, Equipe 84, appartenenti allo stesso periodo storico. Fino ad ora. Non è infatti un caso, forse, che i rockettari Asos ripeschino questa "Io ho in mente te" (senza canzonarla e svilirla, stile Ivan Cattaneo, ma dandogli davvero nuova vita) e, contemporaneamente, l'ancor più rockettaro Nico Fortarezza includa nel proprio nuovo album la cover di "Tutta mia la città". Che sia arrivato davvero il momento di rivalutare il beat italiano? Sarebbe ora, dal momento che all'estero lo fanno da decenni. Da applaudire, quindi, l'iniziativa musicale dei bravi Asos. E ancora più da applaudire l'iniziativa morale del gruppo, che ha voluto legare il brano ed il relativo cd singolo al problema delle stragi del sabato sera. Con una copertina-shock (la vedete qui sopra) che ricorda un po' le campagne del grande Oliviero Toscani, gli Asos colgono l'occasione per lanciare un ben preciso messaggio: "divertiamoci ma con prudenza". Il titolo della cover cambia così di significato: io ho in mente te, ci tengo a te, per cui penso a ciò che faccio e, magari, non ti riporto a casa ai 100 all'ora mezzo ubriaco. Un po' crudo, se volete, ma se servisse a salvare anche una sola vita umana, sarebbe straordinario. Bravi quindi gli Asos, stavolta anche oltre alla mera musica: in quel campo lo sapevamo già che erano ottimi. (Andrea Rossi)