MALTOMINIMARCO  "Animal ferox"
   (2005 )

Il primo risultato di questo disco è di far strabuzzare gli occhi. Di far spalancare le bocche degli ascoltatori. Questa è musica (e, soprattutto, testi) che infestano lo stomaco, che denotano insolenza ed irriverenza. Volete un esempio? "Donne che sprangano porte e finestre mentre tengono gli aborti dei loro figli in braccio, e gli uomini si appostano sui tetti con fucili e fionde, pronti a colpire, intimorire e sfigurare, ad ammazzare, a bombardare..." (da "Rifiuto"). E, che ci crediate o no, abbiamo scelto i passaggi più "urbani" dell'intero disco. Chi non ci crede, può ascoltarsi "Brindiamo", o meglio ancora (meglio?) "Gay", il cui testo demenziale e fastidioso è sparato sulla musica di "Sympathy for the devil" degli Stones. Esperimento, quest'ultimo, ripetuto anche in "Sono il tuo re", cover di "Paint it black" ancora una volta della penna di Jagger e Richards. Bene hanno fatto, probabilmente con intento ironico ma cogliendo nel segno, ad aggiungere in copertina l'etichetta "Parental advisory - Explicit content", come fanno dall'altra parte dell'oceano per i brani con i testi più pesanti. Al confronto delle liriche di questo "Animal ferox", molti di quei brani impallidiscono. Maltominimarco (all'anagrafe Marco Maltomini) cita Sex Pistols a piene mani, in quanto a musica e, ancor più, come voglia di scioccare e far impallidire gli astanti. Poi, dopo il colpo iniziale, si può scorgere un Lou Reed sottopelle. Difficile, davvero, commentare questa proposta. Trattandosi di una produzione della brava Alpha South Records, insieme all'ancor più brava Audioglobe, viene da pensare che ci sia qualcosa che ci sfugge, che ci siano contenuti non appariscenti, ma comunque presenti, altrimenti saremmo stati tentati di spegnere il lettore cd, e basta. Diciamo così: se idee ce ne sono, in questo disco, sono seppellite sotto una coltre di provocazione e di suoni distorti e sfasati. Se la prima, quand'è fine a se stessa, non basta, per quanto riguarda i suoni possiamo solo sperare che si tratti di una scelta "artistica". Comunque, l'appuntamento è alla prossima prova (se mai ci sarà), e lì magari ci ricrederemo... (Andrea Rossi)