L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO "Sona"
(2006 )
L’idea dell’Orchestra di Piazza Vittorio è bella ed importante già sulla carta: sedici musicisti provenienti da undici diversi paesi e tre continenti, otto lingue che si uniscono per creare una musica che non è mai esistita prima. “World music” nel vero senso della parola, musica del pianeta Terra, tutto il pianeta Terra… Prima ancora che emettano una nota sono uno spettacolo unico a vedersi, incarnazione perfetta di un mondo ideale e multiculturale in cui le differenze, anziché causa di emarginazione, sono finalmente soltanto un valore aggiunto. E che valore aggiunto! Se poi è vero che tutte le strade ci vanno a finire, questo non poteva che succedere a Roma, nel quartiere Esquilino. Da lì, infatti, è partito e si muove il nuovo esaltante progetto di Mario Tronco (direttore–“domatore” dell’orchestra multietnica, ma già autore e tastierista degli Avion Travel) e dell’Associazione Apollo 11, da quella sede “ufficiosa” delle Nazioni Unite che è ormai diventata la Piazza Vittorio da cui prendono il nome. Nata nell’estate del 2002, nel 2003 ha girato l’Italia con una tournée che ne ha subito rivelato le grandi potenzialità. Di lì a poco il primo disco, e quindi, dopo quasi quattro anni di attività, esce, nella primavera del 2006, questo secondo album, «Sona», la prova della maturità. A suggellare il successo dell’Orchestra arriva, sempre nel 2006, il bellissimo film–documentario di Agostino Ferrente, che ha girato i cinema italiani e che ora è in vendita all’interno di una confezione speciale che comprende, oltre al Dvd, anche un libro, «Prove d’orchestra» ed un compact–disc inedito, «Made in Piazza Vittorio», con tutte le musiche del film. Il film ha fatto dell’orchestra che ha base a Roma una sorta di “Buena Vista” della musica etnica. Quando i sedici musicisti iniziano a suonare però, tutta la retorica va a farsi benedire, travolta dalla forza di una musica che non lascia scampo tanto è carnale e viscerale, come poche altre coinvolgente, più forte di qualsiasi discorso sul “buono” e sul “giusto” possa venire in mente. Una musica densa di suggestioni la loro, che riesce ad essere allo stesso tempo libera ed organizzata, legata alle tradizioni delle singole culture di appartenenza dei suoi componenti e proiettata, con un forte senso di sintesi, verso il futuro. Musica che fa battere il tempo a chiunque, capace di catturare ogni gamma di orecchio, dal più raffinato al più distratto. Musica da canticchiare, da ballare, musica da gustare in santa pace. Musica di tutti e davvero per tutti. L’Orchestra di Piazza Vittorio è un “prodotto” senza target, una meravigliosa anomalia nel mare contaminato del pop e delle nuove musiche, che non può essere incasellata in nessuna categoria di comodo. C’è un solo modo per capire e godere della loro musica: liberare la mente ed ascoltare.