SUPER TOPPER "Super Topper"
(2025 )
Ci sono certi dischi che (ingiustamente!) subiscono il pregiudizio di essere considerati “fuori epoca”, senza analizzare a fondo quelli che sono, globalmente, gli impasti sonori proposti.
Invece, il trio lombardo dei Super Topper, con l’album d’esordio omonimo, compie un’operazione brillante: ossia, quella di recuperare i suoni del passato (e con i quali si sono fatti le ossa) per ri-elaborarli con idee aggiuntive, facendo in modo che il risultato non risulti assolutamente datato.
Infatti, la loro miscela di alt-rock, emo e filo-punk, lavorata in suggestioni melodiche ed introspettive, permette ai Nostri di pubblicare un debutto a testa altissima e quindi non resta altro che accomodarci sul divano immerso nella natura della copertina, per gustarci una quarantina di minuti che irrorano la scaletta degli 11 brani previsti.
Scaletta che parte dall’energico e declamatorio primo dei due singoli estratti, ovvero “Tu non ritorni”, mentre l’altro, “Il più alto dei rami” (che chiude i giochi), miscela rabbia e melodic-emo con piglio misurato ed efficace.
Si evince che, comunque, è palese la voglia di rievocare il sound del passato, ma con l’impulso di ammorbidire anche i toni con soluzioni personalizzate come “Va tutto bene”, “Brucia i ricordi” o “Magnolia”.
Però, quando affiora la pulsione di far scuotere corpi, ecco che il piglio esecutivo si fa pressante con un pokerino formidabile, formato da: “Un altro come me”, “Solo per un attimo”, “L’origine del male” e (guarda caso!) “Ballare”, che poi è il fine recondito, l’obiettivo sottotraccia che si prefigge la band. Ovvero centrare con onestà e scevro da paraculismi studiati a tavolino.
Tutto scorre con naturalezza e spiccata ribellione: non quella sessantottina ma, piuttosto, quella di gridare al mondo il desiderio di risultare diversi con equilibrio e “much fun”. Ed allora…(ri)echeggi il coro: Oi! Oi! Oi! (Max Casali)