ALDO DI CATERINO ENSEMBLE & ENRICO PIERANUNZI "Heroes"
(2024 )
Che goduria questo “Heroes”! La brillantezza del flauto di Aldo Di Caterino, accompagnato da Carlo Bavetta al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria, e la spigliatezza del celebre pianista Enrico Pieranunzi soddisfano anche le orecchie di chi magari non ascolta jazz tutti i giorni, e quindi potrebbe rischiare di annoiarsi quando i musicisti improvvisano in maniera sperduta.
Qua invece è impossibile; in questo lavoro, uscito per Abeat Records, l'attenzione è costantemente accesa, grazie alla sezione ritmica carica di groove, la bravura nei momenti di improvvisazione, ma anche la freschezza nella composizione. Con un po' di fantasia, mi sembra che in “Travel to the other side” il flautista si comporti come farebbe un sassofonista. Qui le formule ritmiche del pianoforte sono particolarmente cool. “Unlocked Waltz” porta con sé una melodia saltellante ed elegantemente allegra.
“L'attesa da un balcone”, come fa intuire il titolo, inizia a calmare l'atmosfera, con le spazzole della batteria, e progressioni dal sapore romantico. Ma la dolcezza di Di Caterino non si perde in eccessive “smancerie”, e anche quando c'è il pericolo di saudade brasilera, lui la evita con balzi luminosi sulle note più acute. Anche Pieranunzi elude i cliché della malinconia, quando è il suo turno di improvvisare ai tasti bianchi e neri. Le sue soluzioni sono originali e personali.
“Stretch” torna a correre, con un tema all'unisono di flauto e pianoforte tanto divertente quanto difficile da “afferrare” così a orecchio. Ma non dovremmo occuparcene molto, perché ben presto il contrabbasso partirà con il walking (anzi, con il running), e via alle danze sfrenate di tutte le dita sugli strumenti. Un'inesauribile vena creativa che sfiora l'atonalità, ma non si casca mai nella trappola del free jazz: c'è frenesia, ma mai un caos roboante.
Con “Chick remembered” un po' di Brasile entra nelle corde del quartetto, però glielo si può concedere adesso: nonostante siano jazzisti virtuosi, non ci stressano con quegli accordi che sembrano password, tipo E7#9b13! L'esecuzione è così vivace, prorompendo in uno scatenato swing, che il coinvolgimento è assicurato. La tenerezza vera e propria arriva in “Pensaci un po'”, con una melodia e una progressione armonica tipiche del jazz mediterraneo. E la sezione improvvisata, pur mantenendo l'energia di sempre, si fa più morbida. E abbiamo anche un bell'assolo di Bavetta al contrabbasso.
In “Aldo's tune”, pur portando il nome del flautista, è Pieranunzi a prendersi lo spazio da protagonista, con virtuosismi e magie da capogiro. Il disco termina con una melodia à la Piovani, “Se un'altra volta un giorno”, tema che pianoforte e flauto si scambiano su un tempo ternario. Privo sia di avanguardie sfidanti che di lungaggini sfiancanti (i brani durano dai 3 ai 5 minuti come le canzoni pop), “Heroes” è un disco che per gli amanti del jazz è una garanzia di piacere, e accompagna per mano anche chi è ancora entry level. (Gilberto Ongaro)