ENRICO CONIGLIO  "The sirens of Titan"
   (2024 )

“Le Sirene di Titano” è un romanzo dello scrittore Kurt Vonnegut (1922-2007), noto per la sua particolare narrativa di fantascienza che contiene anche spunti satirici e sociologici. Questo è lo spunto da cui il musicista veneziano Enrico Coniglio attinge per realizzare il suo nuovo album “The Sirens of Titan”, uscito per Dronarivm.

È ambient pura, dai suoni dilatati. Una coperta musicale che vi avvolgerà per trasportarvi in una dimensione altra. Titoli come “2020” e “1996” evocano l'uno un recente passato, con suoni di archi sintetici e una vaga inquietudine, e l'altro un passato più lontano, forse idealizzato, col mare e dei synth dal suono più elettrico ma al contempo morbido.

Poi per afferrare i riferimenti dei titoli, di sicuro bisogna aver letto il libro, come nel caso di “Flooded”, “As they arise” e “Dmitry”. Ma non è necessario per godersi questi 40 minuti di universo parallelo, dove il tempo sembra essersi fermato. Sopra i bordoni, qua e là compaiono degli impulsi fugaci e imprevisti, che risvegliano l'attenzione.

Il lavoro di suoni distesi è realizzato con texture di chitarra, ampiamente riverberate. Si sente chiaramente in “As they fall”, dove le note alle corde si allungano e si perdono nel vuoto, sopra dei battiti che sembrano tizzoni che scoppiettano nel camino. “Waterfront” è un unico e “The blue hour” chiudono l'album, con altri soundscapes immersivi.

Provate l'esperienza, immergetevi. Se soffrite di battiti accelerati per qualche motivo, “The Sirens of Titan” di sicuro ve li può rallentare, placando l'ansia. (Gilberto Ongaro)