MELAINE DALIBERT  "Eden, fall"
   (2024 )

Melaine Dalibert è un pianista e compositore francese classe 1979. Autore molto prolifico, a maggio di quest’anno è tornato con “Eden, Fall”, lavoro (uscito per lci d'Ailleurs/Mind Travels) che comprende tre brani di durata molto diversa fra loro, il cui senso è interrogarsi sul rapporto fra uomo e tempo.

L’esistenza umana e la sua intrinseca assurdità sono al centro di una narrazione inserita nel solco della musica contemporanea, ma figlia di un linguaggio che, disco dopo disco, si fa sempre più personale, senza rinunciare a un’idea di universalità.

“Eden” apre il disco su note melliflue, suggerendo un’atmosfera estatica che, nella circolarità del percorso ideale dell’album, potrebbe avere a che fare con la primavera, anche in termini meramente concettuali. “Fall”, in chiusura, incarna l’incombere inesorabile dell’autunno, con il suo vago senso di inquietudine che permea un flusso musicale sempre fortemente evocativo.

Lo scioglimento, però, sembra raccontare l’urgenza di ripartire proprio da “Eden” con l’ascolto, passando da quella tappa intermedia, “Jeu de vagues”, che somiglia un po’ all’anello di congiunzione fra due stagioni anche musicali.

Oltre a raccontare tutta la sensibilità artistica di Melaine Dalibert, “Eden, Fall” si pone in perfetta continuità con la produzione più recente, per la collezione Mind Travel Series. Un lavoro imprescindibile per cultori del pianoforte, ma anche per chiunque abbia la necessità di utilizzare la musica come mezzo per viaggiare. (Piergiuseppe Lippolis)