I SINCOPATICI  "Decimo cerchio"
   (2024 )

Quando si parla di arte multimediale, spesso si comprende uno spettro ampio di performances incentrate su diversi canali di comunicazione.

Direi che questo "Decimo cerchio", del combo musicale/teatrale dei Sincopatici, ne rappresenta appieno il valore sia in forma che sostanza.

Fa parte di un notevole progetto più ampio, che propone una forma di spettacolo particolare andando a rispolverare, rielaborare, musicare e cantare datati film del cinema muto di inizio '900. Il trio dei musicisti è guidato dalla compositrice e pianista Francesca Badalini, e la collaborazione con Claudio Milano, performer teatrale, scenografo e soprattutto cantante con una estensione ed intensità impressionante, chiude il cerchio (!).

Nel repertorio dei Sincopatici noto "Metropolis" e l'immancabile "Corazzata Potemkin". In questo caso stiamo invece parlando di Dante e della Divina Commedia, rappresentata in un film muto, primo kolossal italiano del 1911: "L'Inferno".

La proiezione muta viene attualizzata con musiche e canto che lasciano straniati al primo impatto, dato che l'estrema attenzione ai suoni ed alle dinamiche vocali è un qualcosa di inatteso e suggestivo. Si potrebbe dire che il film viene "doppiato" artisticamente con una lettura ed interpretazione che rende l'opera senza tempo, dato che vengono utilizzati stilemi rock, classici, di avanguardia ed elettronici.

La scansione della sceneggiatura ripartisce in diversi episodi il tutto. Rappresentativi su tutti, a mio avviso, sono "Per lo tuo ben penso" ed "I violenti contro Dio", rispettivamente secondo e tredicesimo in scaletta. Quindi qui percepiamo uniti cinema, letteratura, storia, musica, canto e poesia.

Spessore notevole. Da affrontare preparati. Voto 8. (Roberto Celi)