ERIC CHENAUX TRIO "Delights of my life"
(2024 )
Certe dimensioni musicali escono dai rigidi canoni dello spazio e del tempo e hanno la capacità di portare l'ascoltatore in un ambito sognante e primordiale.
Prima di ascoltare il disco di Eric Chenaux Trio, questo "Delights Of My Life" (uscito per Constellation/Murailles Music), ho visto il video di una sua solo performance in Italia nella suggestiva e quanto mai impressionante "location" di Rocca Calascio in Abruzzo. La sua cifra artistica si sviluppa in tensive melodie soul-blues cantate con un timbro vocale molto particolare, quasi da contralto, sostenute da tessiture armoniche a volte piuttosto sperimentali della sua chitarra jazz.
Cantante, chitarrista e compositore canadese di stanza a Montreal, Chenaux ha all'attivo diversi lavori discografici a suo nome ed una intensa attività internazionale, molto presente anche in Europa. In questa occasione, assieme a due altrettanto talentuosi musicisti, il polistrumentista Ryan Driver ed il batterista Philippe Melanson, si esprime in trio.
Nelle sette tracce originali presenti nel disco troviamo una costante raffinatezza assieme ad un efficace amalgama di elementi blues, jazz, soul, avanguardia e sperimentazione. Ascoltabilissimo e di atmosfera, questo lavoro non può passare inosservato, dovrebbe uscire da quell'ambito di nicchia in cui troppo frettolosamente lo si potrebbe inserire.
Due brani su tutti: quello d'apertura, "This Ain't Life", ed il quarto in scaletta "These Things". La vocalità è certamente straniante al primo impatto ma già al secondo ascolto arriva in modo fluido e suggestivo. Voto 8. (Roberto Celi)