SIR RICK BOWMAN  "The void"
   (2024 )

Dopo otto anni, arriva il nuovo album di Sir Rick Bowman, “The Void”, uscito per Santa Valvola Records. La band ha accolto un nuovo membro, il polistrumentista Tommaso Assennato, che ha aumentato le possibilità espressive.

Si viaggia in un rock abbastanza pulito, nel senso che ci sono poche distorsioni. La prima cosa che noto sono gli insoliti strumenti negli arrangiamenti, probabilmente suonati dallo stesso Assennato. In “Neon Swan”, accanto a chitarra basso e batteria, c'è un clarinetto! Mentre in “Happiness (is almost over)”, dopo una parte elettrica con cromatismo discendente, alternata a due parti acustiche dagli accordi diversi, si finisce soft con una fisarmonica. E nel delicato brano di chiusura, “Bailout”, ecco un assolo di sassofono.

L'altro aspetto interessante è dato dalle strutture. Come si può intuire da quanto sopra descritto, le canzoni non sono una semplice successione di strofe e ritornelli. Ci sono più sezioni, pur mantenendo una uniformità sonora dall'inizio alla fine dei brani. “Harjaleika – Undone” arriva a durare 7'23”, da quanto è sviluppata. “Minor Age” è un graduale crescendo, che finisce deflagrante e inquieto.

Per il singolo “Cyborg!” è uscito un videoclip disegnato e animato, tra omini, forme geometriche a tempo e esseri mutaforma, che accompagna un sound alt rock condito da un suono insistente di tastiera che ricorda certe note di un altro Sir, Sir Richard Wright dei Pink Floyd, nel periodo '69-'71.

La voce non arriva mai ad urlare, il sound è caldo ma l'intenzione un po' fredda. Il che non è un male: semplicemente, è un adult – oriented rock (si può dire ancora “AOR” nel ventunesimo secolo?). Così si evitano i cliché adolescenziali del ruock più tamarro. “The Void” è un album da ascoltare con attenzione, energico ma introspettivo. (Gilberto Ongaro)