BEHIND BARS COLLECTIVE  "Break free (prison songs to break free from the cage)"
   (2024 )

L'album d'esordio dei Behind Bars Collective, intitolato "Break Free (Prison Songs to Break Free from the Cage)", segna un momento significativo nella carriera dei suoi membri fondatori: Livia Monteleone - Voce, Chitarra Baritona, Basso, Banjo, Theremin; Bob Cillo - Voce, Chitarra, Chitarra Baritona; JJ Springfield - Batteria Cocktail, Percussioni, Cori; Musicista Ospite: Fabrizio Semerano - Pianoforte, Organo, Arrangiamenti.

Behind Bars Collective è una band concettuale e con "Break Free (Prison Songs to Break Free from the Cage)" ha l’obiettivo dichiarato di cercare di sollevare consapevolezza e interesse sul tema sociale delle carceri. La musica diventa quindi uno strumento per portare solidarietà agli individui incarcerati e per esprimere dissenso verso le ingiustizie del sistema penitenziario.

"Break Free" non è solo un album musicale, ma anche un progetto multimediale completo. Oltre alla musica, il lavoro include un documentario diretto da Bob Cillo. Questo documentario, “Rock Oltre Le Sbarre”, offre uno sguardo approfondito sulla creazione del progetto e sulle tematiche affrontate. Inoltre, la veste grafica dell'album è arricchita da una serie di tavole donate dal famoso fumettista romano Zerocalcare. Questa collaborazione aggiunge un elemento visivo unico e stimolante all'esperienza complessiva dell'opera.

È interessante notare come il lavoro sia stato concepito in un unicuum combinando musica, film e arte visiva per trasmettere in modo più completo il messaggio e l'esperienza di "Break Free" che comprende 12 brani, di cui 8 sono originali e 4 sono cover, uscito il 12 Aprile 2024.

Tra le cover che sicuramente metterei al primo posto c’è "The Mercy Seat". Il brano originale è del 1988, scritto e interpretato da Nick Cave. Racconta la storia di un uomo che riflette sulla sua vita, mentre si prepara ad affrontare la sua fine imminente sulla sedia elettrica. La canzone è intensamente narrativa e ricca di simbolismo, che i Behind Bars Collective hanno sapientemente reinterpretato.

"Break Free" emerge come un inno alla libertà, il cui significato è enfatizzato dall'uso delle vere voci dei detenuti e dei suoni delle sbarre, registrati dai membri del collettivo all'interno del carcere di Trani. Tutto ciò aggiunge profondità e autenticità alla musica, trasmettendo la vera esperienza della prigionia e la lotta per la libertà.

“Turn off” combina elementi aggressivi del rock con l’espressione emotiva del blues. Ritmo energico, chitarra distorta… quasi ipnotica. "C'est la vie" è uno dei brani più interessanti dell'album, grazie alla bellissima fusione della lingua francese, melodiosa ed elegante, con la musica caratterizzata da chiari arrangiamenti blues. La lingua francese aggiunge un tocco di fascino e romanticismo, mentre i ritmi e le armonie del blues conferiscono profondità ed emotività alla canzone.

"Lisa Montgomery (Kill the monster)" è un brano che si distingue per la sua intensità, grazie agli arrangiamenti musicali e alla voce espressiva. Le percussioni e le chitarre giocano un ruolo chiave nell'atmosfera del brano, contribuendo a creare una sensazione di tensione e drammaticità. La voce espressiva di Livia porta ancora più intensità al testo, trasmettendo un senso di urgenza e angoscia.

In conclusione: "Break Free” è una perfetta unione di rock e blues, voce intensa e un'esperienza artistica a 360°. Un lavoro straordinario che invita a riflettere sulla necessità di un cambiamento sociale e sulla ricerca della libertà e della giustizia per tutti. (Tatiana Lucarini)