CINEDELIK "Cinedelik vol.1 - La regola del gioco"
(2024 )
A dirla tutta, finora non mi era mai capitato di occuparmi di un’opera che elogiasse le colonne sonore di alcuni noti film nostrani, i quali, in sinergia con i temi musicali espressi, furono parimenti fondamentali alle immagini proposte in sequenza. Tutto questo, grazie a grandi maestri come Morricone, Trovajoli, Piccioni, Ferrio e via dicendo.
Ebbene, il connubio jazz-films ha sempre trovato una bella identità con tutte le varianti del caso, tra swing, be-bop e molto altro. Nonostante in Italia la principale etichetta che si occupa delle sette note in celluloide sia la Cinevox , un altro appoggio di qualità lo si trova nella label Dodicilune che, nella collana Controvento, pubblica ora lo stiloso disco dei Cinedelik “La regola del gioco”: 13 brani dal sapore elegantissimo, sorretto dalla malleabile voce di Lorena Falbo e da una platea di musicisti eccellenti come Carlo Rosati, Massimiliano Cignitti, Enrico de Paolis, Mauro Scardini, Juan Carlos Albelo e Franco Marinacci.
Presagendo, dal titolo, ulteriori sèguiti, siamo pronti? Allora, via! Scorrono gli eclettismi di “Eclisse Twist”, le pareti calde di “Forse eri tu”, “I giorni che ci appartengono”, “Come lucciole” e “Il clan dei siciliani”, mentre la titletrack, “Deep down” e “Argomenti” spargono raffinatezze parenti dei Swing Out Sister.
Difficile trovare “Incompatibilità” con i nostri gusti d’ascolto, in quanto le stesure sfilano lisce come pavimentazioni passate con la cera, e “Prima o poi” i Cinedelik dovevano pur calare una coppia sinuosa di sax e piano per dar vita ad un episodio altamente chic.
A completare il superbo percorso evocativo dell’album, figura la magistrale jam-session di “Riusciranno i nostri eroi…/Ritornerai”, resa ancor più avvincente dalla plasticità vocale della Falbo, grazie alla quale i Cinedelik portano a casa un risultato avvincente, senza punti neri, con classe. Tanta classe. (Max Casali)