GREAT PANOPTIQUE WINTER "This time alone"
(2023 )
Jason Sweeney è il nome dietro a Panoptique Electrical ed ai Pretty Boy Crossover, mentre Richard Adams è dietro a The Declining Winter ed agli Hood. Quando i due si incontrano, diventano i Great Panoptique Winter. Tecnicamente quindi, potremmo definirlo un “super duo”.
Il grande inverno panottico torna per la seconda volta, dopo la prima nel 2015, con “This time alone”, ed è stato realizzato a distanza, passandosi i file, uno dal Regno Unito, l'altro dall'Australia. Ne esce un'elettronica ambientale plumbea e per certi versi claustrofobica, che si snoda in sei brani per una mezzora che suona glaciale, come i respiri che si vedono sotto zero.
Il lato percussivo non è eccessivamente marcato, (“Range Signs” e “Light the burial ground” sono terreni morbidi); non siamo di fronte alla solita formula industrial mitteleuropea, che sembra sempre di essere nel 1989, col Muro che sta per essere buttato giù. Però, quella sensazione di grigiore e umidità è ricercata, come esplicitato dal titolo “Wrapped in grey”. I suoni sono al contempo avvolgenti ed ovattati. La titletrack inizia con quel suono gommoso, che ormai i più giovani attribuiscono subito a Stranger Things.
La traccia di apertura, “You were there”, è incalzante, e “Soft hands” concede più spazio al ritmo sincopato, ma la voce canta sempre sul registro medio e con flemma. “This time alone” la comunica, questa solitudine. Un piccolo spazio dove il duo ha riversato in musica le proprie difficoltà. (Gilberto Ongaro)