SASHA MASHIN "Happy run"
(2023 )
Il batterista russo Sasha Mashin è tornato con “Happy Run”, nuovo lavoro in studio realizzato con la partecipazione del sassofonista Rosario Giuliani e del contrabbassista Makar Novikov. “Happy Run” è stato partorito in Italia, dove Mashin ha scelto di trasferirsi in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, e comprende cinque brani.
Il primo è “Country of Obscurantism”, un pezzo che sembra voler comunicare, seppur con una certa eleganza, un sentimento negativo e di denuncia. Le evoluzioni di fiato si stagliano su trame percussive estremamente fitte, con un ritmo incalzante e frenetico, precedendo le evoluzioni più dolci di “Yellow Blues”, composta da Makar Novikov, in cui i tre protagonisti dialogano maggiormente, pur con un sax ancora in primo piano.
“Hey It’s Spring” è il terzo atto del disco ed è l’incontro fra “The Rite of Spring” di Stravinsky, l’artista preferito di Mashin, e “Hey, It’s Me You Are Talkin’ To” di Victor Lewis. Nell’ultima parte, c’è una autorevole rivisitazione di “Darn That Dream” di Jimmy Van Heusen, mentre la chiusura è affidata a una forma in tre parti di Rosario Giuliani, la magniloquente “Suite et Poursuite”, pezzo di talento compositivo e tecnico che brilla per la sua imprevedibilità.
“Happy Run” è anche la metafora di una corsa da un passato difficile verso l’Italia, il luogo dove poter sperare di ritrovare serenità, ed è il terzo album da leader per Mashin, che conferma la sua grande crescita anche grazie allo straordinario apporto dei due compagni di viaggio. (Piergiuseppe Lippolis)