METRONAUTICA "Metronautica"
(2023 )
Ho ascoltato con interesse questo "Metronautica", disco d'esordio dell'ensemble omonima fattasi già notare sulla scena nazionale dei nuovi talenti del jazz.
Pianoforte e tromba supportati da batteria e contrabbasso denotano una impostazione tradizionale nella struttura come quartetto, ma piuttosto innovativa nella proposta musicale, caratterizzata da ampie venature avanguardistiche, da una matrice di essenzialità, di ricerca delle timbriche e dallo sviluppo in chiave contrappuntistica dei brani, cosicché ogni strumento è protagonista, anche se in primo piano alternativamente emergono tromba (a volte eccessiva) e pianoforte (molto fluente e leggero).
Gli otto brani, tutti originali, esprimono al meglio con la loro varietà ed i loro cambi di ritmo (con utilizzo di tempi dispari) quanto sopra descritto.
All'ascolto nessuna traccia risulta prevedibile, evocando l'idea di una navigazione quasi in balia delle correnti: e qui si intuisce perché è stato coniato il termine che rappresenta il disco ed il gruppo.
"Fiocchi di neve", terzo episodio in scaletta, mi ha particolarmente coinvolto con la sua complessità armonica che, però, scorre con leggerezza. Voto 7. (Roberto Celi)