NOTHING BUT THIEVES "Dead club city"
(2023 )
Queste sì, che sono bands che meritano il successo conseguito, quelle che mai si adagiano su acque sicure ma preferiscono sfidarne anche altre più mosse e paludose, sapendo che solo tentando nuove soluzioni si arriva ad un evolutivo work-in-progress.
Giovane band quella dei Nothing But Thieves, ma sempre pronti a nuovi guizzi per migliorarsi e sorprendere. In 11 anni di carriera, il collettivo del leader Connor Mason ha saputo macinare e sgranare idee brillanti con soli quattro album (e qualche e.p.) compreso il nuovo concept “Dead club city”.
Ebbene, dov’è arrivata la fantasia del quintetto di Essex? Vi garantisco: lontano. Facendo “esplodere” la loro immaginazione, hanno configurato nelle trame degli 11 brani una città distopica, raccontata da un’ipotetica band degli Zeros, nelle cui stratificazioni si annidano tematiche sulla società e le sue problematiche.
La terzina dei singoli di lancio è proprio una manna danzereccia, che intreccia vecchi amori per Muse, Radiohead, Strokes, Arctic Monkeys, con scritture attualizzate in alternative moods: verificabile, appunto, in “Welcome to the D:C.C.”, “Overcome” e “Keeping you around”, dalla stramberia accattivante.
“Tomorrow is closed“ è una corale di armonia e fragori d’energia, mentre un falsetto à là Prince introduce l’elastica “City Haunts”, che pende dalle labbra dei Franz Ferdinand, mentre saltelli di keyboard and guitar fanno portare a casa buoni risultati anche alla magnetica “Do you love me yet?”.
In generale, l’elettronica s’afferma per quasi tutta la linea, senza alimentare sbadigli, visto che le portate sono tante e alquanto stimolanti. L’eterea “Green Eyes: Siena” è fascino strisciante senza riserve, per poi cedere la mano alla pop-ballad “Talking to myself”, prima di chiudere le porte della città con la granulare e futurista “The baloon”, ennesima prova di eclettismo prefigurato nell’elica del DNA di Mason & Soci.
E’ fin troppo palese che “Dead club city” rappresenti per la band una nuova era, nella quale han osato sporgersi oltre le più argute fantasie. Con questi elementi, la scalata in classifica sarà sempre più alla loro portata. That’s sure, folks! (Max Casali)