ENRICO FINK & SOLISTI ORCHESTRA MULTIETNICA AREZZO  "Cosa Nostra spiegata ai bambini"
   (2023 )

Spiegare la mafia ai bambini è cosa difficile. C'è chi ha volontariamente scelto il male, ma c'è chi è nato in una condizione senza scelta, cresciuto quindi con una visione distorta, una mentalità difficile da sradicare. C'è uno Stato assente e complice. Ci sono sfumature delicate, e atroci violenze incomprensibili.

Il teatro viene in aiuto, con lo spettacolo “Cosa Nostra spiegata ai bambini”, biografia poetica di Elda Pucci, politica democristiana che fu la prima donna eletta sindaco di Palermo, nel 1983. Si oppose alla connivenza tra Stato e mafia, ma il suo mandato durò un anno, e nel 1985 le esplose pure la casa (ma sopravvisse; morì nel 2005). Ogni capitolo dello spettacolo porta il nome di un bambino: Gegè, Ruggero, Nuzzo, Tanino, Sasà, Totò, Ninetta. Ed infine Elda.

E le musiche? Eccoci qua.

Le musiche sono realizzate da Enrico Fink (flautista) e i Solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo. La strumentazione è questa: violino, mandolino, clarinetto, hammer dulcimer, basso, chitarre, percussioni. Già leggendo gli strumenti, potete indovinare l'atmosfera che si crea: quel folk siciliano, dai battiti regolari e l'andamento malinconico, col mandolino che trilla, e flauto e clarinetto che intonano melodie in tonalità minore. Sì, c'è proprio questo; però, in realtà l'Orchestra si prende diversi momenti per sparigliare le carte. All'interno di “Tanino” compare una chitarra elettrica distorta; l'introduzione di “Sasà” è sospesa e surreale, e lo sviluppo del brano è più marziale del solito. A metà di “Ruggero”, la melodia principale si blocca, e abbiamo un'improvvisa fase sperimentale.

Le musiche sono strettamente legate allo spettacolo. Chi l'ha visto, riconoscerà i significati di trama collegati. Ma anche senza sapere nello specifico cosa accade sul palco, questa musica è fortemente evocativa. “Totò” è una traccia che inizia serena e gioiosa. Cercando informazioni, si riferisce a Totò Riina, che nello spettacolo è ancora bambino, prima che faccia la sua scelta criminosa. A metà brano, si crea un pedale, cioè una sospensione armonica, ma anche ritmica, che crea tensione. Forse è il momento cruciale? Resta la curiosità per chi non ancora visto lo spettacolo a teatro.

Queste musiche da colonna sonora si possono ascoltare ed apprezzare anche slegate dall'impegnativo racconto su Cosa Nostra. Sono strumentali che presentano anche inaspettate modulazioni, come quelle in “Ruggero”. Ed emozionano. (Gilberto Ongaro)