GRAZIA DI MICHELE  "Naturale"
   (2001 )

Grazie Di Michele inizia la carriera nel 1980 al Folk Studio di Roma, ed incide il primo album "Clichè", definito coraggioso ed insolito dagli appassionati della giovane canzone d’autore. Ci vorranno cinque anni perchè quel disco d’esordio abbia un seguito. Nel 1984 incide "Ragiona col cuore" tornando sulle tracce della musica e dei temi preferiti raccontando storie di ricerca femminile. In queste prove è aiutata da sua sorella Joanna che collabora alla stesura dei testi. In quegli stessi anni Grazia realizza programmi musicali per la RAI e gestisce un locale a Roma, il Johann Sebastian Bar, che diventa un punto d’incontro per i musicisti romani. Nel 1986 Grazia entra alla WEA e ha modo di dimostrare la raggiunta maturità artistica incidendo "Le ragazze di Gauguin", album con il quale vince la "Vela d’argento" e che prosegue quel discorso di canzone d’autore al femminile che caratterizza tuttora la sua produzione. Segue nel 1988 l’album "L’amore è un pericolo". Nel 1990 con "Io e mio padre" partecipa al Festival di Sanremo e parallelamente prepara un nuovo album che viene pubblicato subito dopo; è una "Raccolta" che contiene due brani nuovi e fa il punto della sua produzione presentata in versione completamente rinnovata. Nel 1991 Grazia Di Michele si presenta nuovamente al Festival di Sanremo con un brano intitolato "Se io fossi un uomo", portato in classifica in tutto il mondo da Randy Crawford con il titolo "If I were in your shoes", e che è stato anche registrato in duetto. L’album in cui è presente il pezzo è "Grazia Di Michele" che esce nello stesso anno. Ancora una partecipazione al Festival di Sanremo nel 1993, questa volta in coppia con Rossana Casale, con la canzone "Gli amori diversi". Dalla collaborazione con Rossana Casale, che frutta loro il terzo posto al Festival, nasce anche l’album "Alba argentina", nel quale Grazia partecipa con la scrittura di diversi brani. "Confini" viene pubblicato subito dopo contestualmente ad un home-video contenente tutti i video realizzati fino ad allora. Nel 1995 un nuovo contratto con la SONY porta alla realizzazione di "Rudji", album con il quale Grazia ritorna in sala dopo due anni di assenza durante i quali si è dedicata al 'mestiere' di mamma, non tralasciando comunque la consueta attività concertistica. Anche questo album, come i precedenti, è prodotto dal grande Lucio Fabbri. Contemporaneamente Grazia ha completato un corso di formazione in Musicoterapia, per dare una veste professionale ad una attività di impegno sociale, rivolta ai bambini e ai disabili, che ha portato avanti in questi ultimi anni. Il 2001 segna finalmente il ritorno di Grazia con il nuovo progetto discografico "Naturale", realizzato per CNI Compagnia Nuove Indye, con la produzione romana di Filippo De Laura e quella milanese, ancora una volta, di Lucio Fabbri. Una linea di coerenza, un filo rosso, legano le passate esperienze musicali della Di Michele, portandoci per mano, come ama fare lei, fino a "Naturale", viaggio con gli occhi e il cuore della maturità, ma sempre con la stessa passione e la stessa voglia di scoprire mondi nuovi, di reinventarsi, affacciandosi in un mondo come il nostro, che cambia un secondo dopo l’altro. Sono le "sue" sonorità, quelle che pero’ ci arrivano subito, ascoltando i primi pezzi del disco: dunque, riconosciamo uno stile, il suo personalissimo modo, come donna e come artista, di raccontarci una storia, di svelarci un’emozione, di indicarci un pensiero. E’ all’insegna della semplicità e della leggerezza, nella loro accezione migliore, questo nuovo viaggio, dove i temi delle canzoni, dal desiderio di abbandonarsi ad occhi chiusi all’imprevisto, alla gioia e insieme ai dubbi, che una madre sempre si porta dentro, in tutte le tracce, emergono l’amore per la vita e il desiderio d’amore, con la preziosa e suadente delicatezza che, oggi piu’ che mai, ci rende gradevolissimo l’ascolto di queste dieci canzoni.