recensioni dischi
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MINIMO VITALE  "Minimo Vitale"
   (2023 )

I Minimo Vitale sono una band aostana nata nel 2017. Partiti, come evocato dal nome, col mito dei Massimo Volume, il progetto è nato per essere “a tempo determinato”, ma dopo il consolidarsi della realtà come quintetto, la band ha continuato a lavorare anche durante il lockdown, pur con tutte le difficoltà del caso.

Dopo qualche bella esibizione live, fra cui quella al Legend Club di Milano, i Minimo Vitale hanno deciso di affrettare i tempi per la realizzazione del primo disco in studio che ha visto ufficialmente la luce all’alba del 2023.

Lo spoken word è il comune denominatore di brani che si muovono agilmente fra rock, prog e ballate aspre, comunque conservando la stessa verve e l’urgenza di una scrittura in grado di definire un immaginario chiaro, anche nella varietà dei temi affrontati.

I Minimo Vitale recuperano parzialmente anche Il Teatro degli Orrori e gli Offlaga Disco Pax, sviluppando una narrazione che spesso trasuda rabbia e che appare urgente in un momento storico in cui non c'è una gran folla a rappresentare il genere.

Si parte con le mitragliate di "Blue P.E.C." e già con la successiva coppia di brani, "Parainphernalia" e "Cabine telefoniche dismesse", la band riesce a manifestare la bontà di intuizioni che, al netto di influenze riconoscibili, appaiono comunque personali.

"Una prodezza al giorno" deflagra brillantemente nel finale, mentre è travolgente il percorso di "El señor Ban". "Thierry" e "La casta" sono gli ultimi atti di un bel lavoro che descrive i Minimo Vitale come una realtà da tenere assolutamente d'occhio anche in ottica futura. (Piergiuseppe Lippolis)