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SCATOLA NERA  "Scatola Nera"
   (2023 )

Nell’ascolto di “Scatola Nera” si entra in un’atmosfera dove la prima sensazione che ti arriva è quella che la musica viene suonata veramente. Sono dodici brani dove suoni del passato vengono recuperati e restituiti all’orecchio con i mezzi del contemporaneo senza però stravolgerne il fascino e la sonorità.

E’ un disco che va ascoltato e riascoltato, che merita attenzione e riflessione. E’ un disco dove ci sono generi e sottogeneri di ogni tipo, dall’ambient alla canzone d’autore, dall’hip hop alla trap, dal folk al rock, dal foxtrot alla ballata country e così via. Tutti riscoperti e messi dentro una scatola nera, senza però mai cadere nell’errore di un’operazione nostalgica ma tutti fusi egregiamente con il suono di oggi.

All’ascoltatore attento sembrerà persino, in alcuni momenti, di percepire in sottofondo il magico graffio del vinile, come se fosse una vecchia registrazione. Si tratta però di un’atmosfera creata appositamente in studio. L’album è un collage musicale con testi importanti che non rinunciano ad accostarsi al cantautorato. Pianoforti, fiati un po’ western, intrecci di chitarra, banjo, percussioni e cori evocano magistralmente la parte più follemente visionaria di tutte le canzoni.

“Scatola Nera” è tutto questo già dal primo ascolto. E’ un disco dalle mille facce, certamente anomalo e probabilmente quasi unico per il panorama musicale italiano. (Pierantonio Ghiglione)