GIULIANO DOTTORI "La vita nel frattempo"
(2023 )
Partiamo da un dato certo, questo disco non può non piacere, punto, a capo, virgola e controvirgola. Punto esclamativo! Fine Recensione ciao. (Cit. Scoprite da quale film)
Vi piacerebbe…
Ma non posso, fermarmi a due righe, quindi:
Bravo Giuliano, ottima la scelta dell'aver lavorato al Jacuzi Studiio di Milano e al Crono Sound Factory, di Vimodrone. Bravo tu e bravi loro, che hanno realizzato un disco dal suono cristallino che esalta i tuoi arrangiamenti molto originali. Mi piace soprattutto il lavoro in “Addio Sogni di Gloria”.
Ma basta ascoltare il resto del disco per accorgersi del buon lavoro fatto. E poi la voce di Giuliano, in una parola poliedrica, cambia sempre timbro, intenzione e recitazione. Per esempio in “Radisson, Baje James”, brano che chiude l’LP, sembra di ascoltare quella di Stefano Accorsi, mentre nella già citata ''Addio Sogni di Gloria'' e ''Torna sempre il sole'' ci sono echi di Niccolò Fabi, in “E’ meglio lasciar Stare” cambia ancora e sale.
I testi? Vi suggerisco di ascoltare ''La vita nel frattempo'' e ''E’ meglio lasciar stare'', e non avrete bisogno di ulteriori spiegazioni, in entrambi i brani ci sono un paio di passaggi molto poetici, anche se spinosi…
Ci sono ovviamente momenti meno alti di quelli sopra descritti, ma non credo che l’intento di Giuliano fosse quello di creare un disco da playlist o da classifica, posso sbagliarmi ovviamente, quindi anche se ci sono punti da Tuneout (cambio stazione) sono ininfluenti rispetto la qualità totale del disco.
Bravo! (Marco Camozzi)