STANIS "Living has consequences"
(2023 )
Apriamo la recensione del nuovo album degli Stanis di Bologna con la fulminante notizia che apriranno al Legend di Milano, ad ottobre, per gli Strike Anyware nel loro tour europeo. Fulminante perché così appare tutto il loro nuovo lavoro, molto energico, ben suonato, adrenalinico, davvero fulminante nell'approccio skate punk d’assalto.
Dai Lagwagon (per il ritmo), una spolveratina di And out come di wolves/Rancid, NOFX, queste le caratterizzazioni per presentarli a chi non li ha ancora ascoltati.
Registrate, mixate e masterizzate da Marco Paradisi al Boat Studio Recording con le grafiche realizzate da Marco Divertimenti, le canzoni di ''Living has consequences'', titolo del disco, “manifestano una maggior emotività e un'attenzione particolare nella definizione di sentimenti comuni a tutti noi". A detta degli stessi Stanis, "riteniamo che questo disco sia una tappa importante perché definisce sempre di più il legame tra di noi e rispecchia in pieno la gioia e la passione che sprigioniamo quando suoniamo assieme".
Ascoltando il lavoro nel complesso, e singolarmente l’apporto di tutti gli strumenti, direi che la percezione di questo sentimento comune è davvero palpabile e l’obbiettivo direi è centrato in pieno. Tutte le canzoni hanno come titolo un verbo nella declinazione all’infinito proprio ad indicare il senso del fare, del movimento, della tensione, della direzione verso chi ascolta. Un must per gli amanti del punk! (Johan de Pergy)