recensioni dischi
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EMIL MOONSTONE & THE ANOMALIES  "Naked is man upon the earth"
   (2023 )

Emil Moonstone è un cantante e compositore italiano. Dopo trent’anni di protagonismo nella scena dark e punk bolognese coi South Breed Out e i Two Moons, tuttora attivi, Moonstone ha avvertito la necessità di realizzare un lavoro solista qualche anno fa e ha visto così la luce “Disappointed”, portato sui palchi con la creazione The Anomalies.

Quest’anno, The Anomalies è diventata a tutti gli effetti una band con Moonstone alla voce, e all’alba di marzo è arrivato “Naked Is Man Upon the Earth”, pubblicato per Seahorse Recording. Da un certo punto di vista, questo lavoro appare come il prosieguo naturale di “Disappointed”: vengono approfondite, infatti, alcune tematiche già sviscerate in passato, come il fallimento della razza umana, destinata a sopravvivere (forse) in un futuro cupo e desolante.

Il viaggio si apre con le sonorità allucinate di “Safe me” e la sua surfedelia dal gusto retrò, e si chiude con la lisergica distopia di “Ash”. Nel mezzo, compaiono anche riff assimilabili al noise, spesso però al servizio di improvvise aperture desertiche.

“Naked Is Man Upon the Earth” è un disco che vuol essere distopico e alternativo in ogni forma possibile, e a rappresentare questa urgenza c’è la titletrack, dove l’arpeggio pianistico segue un andamento vorticoso, che contribuisce a suggerire un senso di stravaganza e smarrimento.

Servono diversi ascolti per poter cogliere tutte le sfumature di un disco pregno di ottime intuizioni, in grado di restituire in musica il concetto della distopia nella sua essenza più pura, ma alla fine il risultato è pienamente convincente non soltanto per la sua autenticità. (Piergiuseppe Lippolis)