recensioni dischi
   torna all'elenco


BEPPE COSTANTINI  "A posto così"
   (2023 )

Beppe Costantini è un polistrumentista veneziano. Attivo da oltre trent'anni, l'artista è noto per essere un virtuoso del flauto e ha da poco pubblicato "A posto così", un disco che lo vede per la prima volta in carriera indossare i panni del leader di un piccolo ensemble.

Accompagnato in tutti i brani dalla batteria di Davide Ragazzoni e in alcuni di essi dall'amico chitarrista Stefano Scutari, oltre che dal corno francese di Adelia Ivonne Colombo, dal piano di Francesco Carlon, dalle voci di Lica Cecato e Alessandro Tosi e da un quartetto d'archi, il disco esplora diversi generi e si presenta estremamente ragionato in tutti i suoi passaggi, negando ogni potenziale spazio all'improvvisazione e preferendo un focus sul piano compositivo, con ottimi risultati.

"A posto così" comprende in totale dieci brani, di cui otto interamente strumentali, tutti composti dallo stesso Costantini, con l'unica eccezione rappresentata dall'opener, una bellissima rivisitazione di "Danzôn for my Father" del pianista portoricano Oscar Hernândez.

Il principale punto di forza di "A posto così" è la sua capacità di suggerire atmosfere elegantemente orchestrali nonostante una certa essenzialità di base, disegnando movimenti sempre dolci e sinuosi, oltre che pieni di colore, ma che non si somigliano mai troppo fra loro, scivolando con grande leggerezza.

Convincono pienamente anche i pezzi cantati, perfettamente integrati in un contesto e in un disco che ci presenta un Beppe Costantini compositore e arrangiatore che forse non tutti conoscevano. (Piergiuseppe Lippolis)