recensioni dischi
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NEK  "Nella stanza 26"
   (2006 )

Successo per “INSTABILE” (per oltre 10 settimane nella top five della classifica dei singoli più trasmessi in radio e per oltre 10 settimane nella top five della classifica delle vendite), successo per “Notte Di Febbraio”, il secondo singolo estratto, ed album che, mentre scriviamo, ha già venduto oltre 140.000 copie. Successo, insomma: Nek (Filippo Neviani), con all’attivo più di dieci anni di carriera, dieci album pubblicati e oltre sei milioni di dischi venduti nel mondo, è uno dei pochi artisti italiani ad avere successo anche all’estero, in particolare in America Latina (come Eros Ramazzotti e Laura Pausini). Le dieci tracce che compongono “Nella stanza 26” (uscito il 17 novembre dopo quasi due anni di distanza dalla pubblicazione del disco “Una parte di Me”) rispecchiano l’inconfondibile impronta pop-rock di Nek e una ricerca musicale accurata che ha impreziosito il disco con suoni caldi e avvolgenti. Nel primo singolo “Instabile” Nek canta, per la prima volta, in falsetto (un esperimento ripetuto con uguale successo nel brano “Serenità”), mentre un’altra novità è rappresentata dai cori imponenti (18 voci sovrapposte e tutte cantate da Nek). In quest’album Nek è protagonista nella doppia veste di autore di alcune canzoni e di interprete di altre scritte da Andrea Amati e Daniele Ronda. Dice Nek: “'Nella stanza 26' è il mio decimo disco: l’ho concepito in armonia con la mia crescita umana e artistica, assecondando il mio istinto senza alcuna limitazione. È una sorta di concept album sulle tante sfaccettature dell’amore, perché sono uno stimolo a reagire di fronte a qualsiasi difficoltà e a portare avanti, per faticoso o leggero che sia, il peso della nostra esistenza, che a volte ci appare tremendamente complicata, ma in realtà è bellissima e vale la pena di essere vissuta con entusiasmo e coraggio in ogni singolo attimo”.