VINCENZO ZITELLO "Le voci della rosa"
(2023 )
“E non è rosa che cerchiamo”, cantava Fossati ne “La pianta del tè”. Nell'album che contiene questa canzone, del 1988, possiamo trovare “Caffè lontano”, dove Ivano canta accompagnato da un'arpa dal suono particolare, più metallico rispetto all'arpa classica. Quell'arpista è Vincenzo Zitello.
Divulgatore dell'arpa celtica in Italia, Vincenzo Zitello la rosa invece la cerca eccome, tanto da dedicarle un intero album, “Le voci della rosa”, dove tutti i titoli sono dedicati al fiore. Il progetto è multimediale; infatti si tratta di musica strumentale, che accompagna un saggio di Elisabetta Motta su nove poeti contemporanei, e il libro è corredato da acquerelli di Luciano Ragozzino. Dunque musica, poesia e pittura, uniti nella rosa.
Anche se l'arpa bardica di Zitello è centrale nei brani, gli arrangiamenti sono arricchiti da più strumenti: tromba, viola, flauto, fisarmonica... Per il brano “Una rosa al posto del cuore” ci sono pure contributi di chitarra resofonica e theremin! Ne esce un quadro rilassante, di musica dai molteplici colori, tutti tenui. Alcuni esperimenti sono curiosi, come “La rosa che non sa”, dove l'incedere da tango della fisarmonica e di una batteria sussurrata, viene travolta dagli arpeggi d'arpa, dando un tocco trascendentale a un genere che, di per sé, è il più carnale e passionale esistente.
Contro il logorio della vita moderna, una sana terapia musicale! (Gilberto Ongaro)