recensioni dischi
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IN SITU ENS.  "Same place"
   (2023 )

Dura quasi un'ora, questa esperienza elettroacustica chiamata “Same place”, uscita per Cubus Records.

In Situ Ens. (Ensemble) riunisce sei musicisti, tra cui anche l’italiano Enrico Malatesta. Leggiamo gli strumenti dichiarati: tromba, saxofono, pianoforte, arpa, arpa elettronica, percussioni, elettronica. Eppure, all'ascolto, percepiamo principalmente rumori.

Una fitta texture che tende a confondere il suono degli strumenti, in un polveroso paesaggio sonoro, tra sfiati dei fiati, disturbi metallici e ruggine.

Di ogni strumento, viene enfatizzata la componente noise, creando un ambiente ostile, in cui corpi solidi rimbalzano. E anche quando riconosciamo note intonate, esse sono sempre in dialogo con la texture, senza creare rapporti di armonia, bensì giustapposizione di stimoli contrastanti.

Anche la descrizione non ci aiuta: si parla di “Blackest blue aromas of oiled springs”. C'è un'intenzione sinestetica, cioè di fondere i sensi (come dire “suono blu”). E siamo invitati ad ascoltare senza spiegazioni, a percorrere le superfici, e le relazioni di tempo e spazio con gli oggetti che ascoltiamo.

Se si vuole fare un lungo viaggio “stando fermi nello stesso posto”, questo può fare al caso vostro. (Gilberto Ongaro)